Tripletta inattesa, ma forse neanche troppo vedendo l'andamento della stagione. Gli Stati Uniti d'America monopolizzano la gara femminile di Skeet prendendosi oro, argento e bronzo.
Clamoroso il dominio delle americane: sul gradino più alto del podio ci va la più giovane delle tre, quella Caitlin Connor capace in questo 2018 di cogliere due secondi posti in CdM prima di trovare l'acuto più importante nell'appuntamento più atteso di tutta l'annata. Per la shooter di Winnfield, che in finale ha sbriciolato 57 piattelli su 60, arriva il primo titolo iridato della carriera dopo la medaglia mondiale raccolta a Lonato nel 2015 (allora fu argento).
In seconda piazza invece, con lo score di 56/60, si è piazzata una leggenda vivente come Kimberly Rhode: la californiana, per cui ormai sono finiti i titoli e gli aggettivi, aggiunge l'ennesimo alloro ad un palmares infinito che può contare adesso 6 medaglie olimpiche (3 ori, 1 argento e 2 bronzi, suddivisi peraltro fra Skeet e Double Trap) e 4 mondiali.
A completare il podio, poi, ecco arrivare Amber English. Con il risultato di 46, l'atleta classe 1989 si è garantita il bronzo mettendosi al collo la prima medaglia iridata della sua storia confermando il risultato ottenuto qualche mese fa – sempre a Changwon – nel test-event premondiale dello scorso aprile.
Per le azzurre, differentemente, non è stata una buona giornata: Katiuscia Spada, Diana Bacosi e Chiara Cainero hanno di che rammaricarsi poichè si sono fermate a pochi passi dall'ingresso in finale terminando rispettivamente in 9a, 11a e 14esima posizione. Risultato che infatti le ha comunque portate all'argento nella gara a squadre (347), dietro soltanto alle marziane statunitensi (355 nuovo world record).
Clamoroso il dominio delle americane: sul gradino più alto del podio ci va la più giovane delle tre, quella Caitlin Connor capace in questo 2018 di cogliere due secondi posti in CdM prima di trovare l'acuto più importante nell'appuntamento più atteso di tutta l'annata. Per la shooter di Winnfield, che in finale ha sbriciolato 57 piattelli su 60, arriva il primo titolo iridato della carriera dopo la medaglia mondiale raccolta a Lonato nel 2015 (allora fu argento).
In seconda piazza invece, con lo score di 56/60, si è piazzata una leggenda vivente come Kimberly Rhode: la californiana, per cui ormai sono finiti i titoli e gli aggettivi, aggiunge l'ennesimo alloro ad un palmares infinito che può contare adesso 6 medaglie olimpiche (3 ori, 1 argento e 2 bronzi, suddivisi peraltro fra Skeet e Double Trap) e 4 mondiali.
A completare il podio, poi, ecco arrivare Amber English. Con il risultato di 46, l'atleta classe 1989 si è garantita il bronzo mettendosi al collo la prima medaglia iridata della sua storia confermando il risultato ottenuto qualche mese fa – sempre a Changwon – nel test-event premondiale dello scorso aprile.
Per le azzurre, differentemente, non è stata una buona giornata: Katiuscia Spada, Diana Bacosi e Chiara Cainero hanno di che rammaricarsi poichè si sono fermate a pochi passi dall'ingresso in finale terminando rispettivamente in 9a, 11a e 14esima posizione. Risultato che infatti le ha comunque portate all'argento nella gara a squadre (347), dietro soltanto alle marziane statunitensi (355 nuovo world record).
Foto: ISSF