L'Università di Berkeley, in California, ha pubblicato uno studio sul tasso di letalità delle munizioni in gomma utilizzate (all'estero) durante le rivolte di piazza. Scoprendo che…
L'Università di Berkeley, in California, ha realizzato uno studio pubblicato dalla rivista medica Bmj Open, nel quale si analizza il tasso di letalità collegato all'impiego delle munizioni antisommossa in gomma in uso nei Paesi esteri. I ricercatori hanno analizzato i casi di 1.984 individui feriti o uccisi tra il 1990 e il 2007 durante scontri di piazza avvenuti in Israele, Palestina, Regno Unito, Stati Uniti, Turchia, India, Nepal e Svizzera, appurando che il 2,7 per cento dei soggetti colpiti è in seguito deceduto a causa delle ferite riportate che, nella metà dei casi, riguardavano la testa o il collo. Tra i sopravvissuti, il 71 per cento ha riportato ferite gravi, specialmente a mani e piedi e 300 persone hanno riportato una invalidità permanente.