L’europarlamentare Lara Comi risponde alle critiche esposte (anche) da Difesa Italia sull’approvazione della Direttiva. Forse, però, più che rivangare il passato, converrebbe concentrarsi sul futuro…
L’europarlamentare Lara Comi ha risposto al gestore della pagina Facebook dedicata ai diritti dei legali possessori di armi e all’associazione Difesa Italia, che nei giorni scorsi avevano nuovamente espresso critiche sull’iter di approvazione della direttiva votata dal Parlamento Ue lo scorso 14 marzo.
Per parte nostra, ci limitiamo a osservare che rivangare le responsabilità sulla genesi della direttiva, sia ormai ben poco produttivo, visto che la direttiva è realtà. Ciò di cui converrebbe parlare a questo punto, è la modalità di recepimento della direttiva da parte dello Stato italiano, concentrandosi sui molti punti vaghi e generici e cercando di fare in modo che il nostro settore possa esprimere una posizione chiara, unitaria, netta su tali punti, per cercare di minimizzare, se possibile, l’impatto negativo su cacciatori, sportivi e collezionisti.