I cittadini di San Francisco hanno votato a larga maggioranza di mettere al bando il possesso di armi corte nel territorio metropolitano. L’ordinanza non solo proibisce la vendita di armi e munizioni in città, ma obbliga i cittadini a versare le proprie armi agli organi di polizia entro il 1° aprile. Chris Daly, promotore del referendum, ha annunciato che l’ordinanza è necessaria per ridurre il numero di armi in circolazione in una città piagata dalla violenza, con …
I cittadini di San Francisco hanno votato a larga maggioranza di mettere al
bando il possesso di armi corte nel territorio metropolitano. L’ordinanza non
solo proibisce la vendita di armi e munizioni in città, ma obbliga i cittadini
a versare le proprie armi agli organi di polizia entro il 1° aprile. Chris
Daly, promotore del referendum, ha annunciato che l’ordinanza è necessaria per
ridurre il numero di armi in circolazione in una città piagata dalla violenza,
con 88 omicidi compiuti quest’anno, il 60% dei quali con armi da fuoco. Il
ritornello di Daly è sempre il solito: “meno armi legalmente detenute, meno
possibilità per i criminali di usarle”. Contro questo provvedimento, denominato
“Proposition H”, hanno proposto ricorso diverse associazioni, guidate dalla
National rifle association. Quest’ultima ha dichiarato che un’autorità
cittadina non ha il potere di legiferare in materia di armi secondo le leggi
della California. Alan Gottlieb, presidente del comitato cittadino per il
diritto di possedere e portare armi, ha aggiunto: «mettendo al bando le armi, i
criminali saranno comunque armati, i cittadini onesti invece no. San Francisco
sarà una calamita per i crimini». Un provvedimento del genere era stato già
proposto nel 1982, ma era stato respinto.