La fusione perfetta tra il tiro con l’aria compressa e il tiro con l’arco (o con la balestra): è quanto propone Umarex con due carabine presentate quest’anno, la Air Javelin e la Air Saber. Non sparano pallini in piombo, bensì speciali frecce in carbonio. La Air Javelin (sopra) ha un aspetto tra il tattico e il futuristico, con calcio collassabile tipo Ar e slitta Picatinny superiore porta ottica, funziona a Co2 con bombola usa e getta di 88 grammi, spara frecce in fibra di carbonio lunghe 378 mm del peso di 11 grammi alla velocità dichiarata di 90 m/sec, per una energia cinetica di circa 45 joule e una autonomia di 40 colpi.
La Air Saber (sopra) è invece una Pcp ad aria precompressa con bombola ricaricabile sotto la canna, utilizza sempre frecce in fibra di carbonio ma di maggior lunghezza (584 mm) e peso (24 g), ha calcio polimerico thumb hole, slitta Picatinny porta ottica e ulteriori spezzoni di Picatinny sui lati e sotto l’astina, per l’aggancio di eventuali bipiedi o accessori. La velocità dichiarata è di ben 145 m/sec, che si traduce in una energia cinetica di oltre 250 joule, il che potrebbe renderla idonea anche a un impiego venatorio. Ed è proprio per questo scopo che le carabine ad aria compressa che sparano frecce si stanno diffondendo, in particolar modo (ma non solo) negli Stati Uniti: già da diversi anni esistono modelli di Pcp prodotti o modificabili per questo scopo, pioniere del settore è stata la svedese Fx airguns, seguita poi da numerosi altri produttori (inclusa la turca Hatsan). Il vantaggio rispetto a un arco da caccia o a una balestra è evidente, nessuno sforzo muscolare richiesto per il caricamento, possibilità di tirare più frecce di seguito anche con una discreta velocità di ripetizione, massima costanza e anche precisione teoricamente superiore per un tiratore scarsamente addestrato.
Con entrambe le carabine Umarex, sono fornite 3 frecce ed è disponibile un kit “ricarica” di 3 o 6 frecce. I prodotti Umarex sono distribuiti da Bignami.
Info: umarex.de