Manca più di un mese all’assemblea elettiva che, dopo quattro anni di commissariamento straordinario, dovrà ridare all’Unione italiana Tiro a segno un presidente e un consiglio federale democraticamente eletti dai presidenti di Tsn e dai rappresentanti di atleti e tecnici. Ma le tensioni e la battaglia a colpi di carte bollate non accennano a diminuire. Anzi, il livello dello scontro è destinato a salire con l’avvicinarsi della data del 2 luglio. Nell’ultimo episodio, in ordine cronologico, a essere coinvolti sono i massimi organismi politici e sportivi dello Stato, dal Coni al ministero della Difesa alla presidenza del consiglio, con i tanti appassionati di Tiro a segno spesso spettatori inermi, e anche un po’ stufi, di uno spettacolo non sempre edificante e che già troppe volte è andato oltre alla logica del civile confronto elettorale.
A scatenare tutto una lettera che Igino Rugiero, commissario straordinario dell’Uits, ha spedito ai presidenti di Tsn, con la quale formalizza la sua candidatura alla carica di presidente dell’Uits. Non una sorpresa, a dire il vero, visto che da mesi lo stesso Rugiero opera con questo obiettivo (dallo statuto ad personam alla “visitite” nelle varie regioni italiane).
Ma la formalizzazione della sua candidatura ha generato un passo ufficiale compiuto dall’avvocato Ivan Santopadre, il quale chiede “di provvedere all’immediata rimozione e sostituzione del Commissario Straordinario Igino Rugiero, al fine di consentire allo stesso di concorrere (come sua volontà) alla carica di Presidente in posizione paritaria agli altri candidati, evitando conflitti di interesse”.
Tra i ruoli del commissario straordinario, infatti, c’è anche la nomina dei membri della commissione verifica poteri (che stabilirà sull’ammissibilità delle singole candidature), organo che svolgerà anche i compiti di commissione di scrutinio all’inizio delle operazioni di voto.
«Come può», scrive l’avvocato Santopietro, «il colonnello Rugiero candidarsi alla carica di presidente e, contemporaneamente, esprimere le valutazioni richieste dal dipartimento della Funzione pubblica che incidono in modo diretto sulla candidatura di altri candidati concorrenti alla presidenza dell’Uits?», in riferimento al pronunciamento del 19 maggio scorso.
È evidente, aggiunge il noto legale, «la sopravvenuta incompatibilità o, quantomeno, il palese conflitto di interessi in capo al Commissario Straordinario dell’UITS, Col. Igino Rugiero, che con la presentazione della propria candidatura alla Presidenza dell’UITS non offre più alcuna garanzia di imparzialità e buon andamento dell’Ente Pubblico UITS, specialmente in questa fase antecedente l’Assemblea Elettiva per la quale è evidente l’interesse privato in capo al Col. Rugiero assolutamente incompatibile con l’incarico attualmente ricoperto
«L’ufficializzazione della candidatura alla Presidenza dell’UITS», conclude Santopietro, «pone il Commissario in una posizione di evidente e incontrovertibile conflitto di interessi, specialmente alla luce delle norme di svolgimento dell’Assemblea Elettiva, in quanto attribuiscono al Commissario Straordinario UITS specifiche funzioni che mal si conciliano con l’ufficializzata candidatura del Col. Rugiero, a salvaguardia dell’imparzialità ed obiettività. Non v’è dubbio sul fatto che la Commissione Verifica Poteri svolga un ruolo assolutamente fondamentale sia prima, sia durante, sia dopo le operazioni di voto, che mal si concilia con la possibilità che il Commissario che ha il potere di nominarla, sia nel contempo anche un candidato alla Presidenza, con tutte le implicazioni del caso».