L’attore Alec Baldwin, coinvolto alcuni giorni fa in un drammatico e fatale incidente avvenuto sul set del film western “Rust” che stava girando (e del quale era produttore) in New Mexico, ha rotto il silenzio, con una intervista ai giornalisti. Nell’intervista ha più volte ribadito e sottolineato di non poter fornire dettagli sull’inchiesta in corso, ha sottolineato il rapporto di amicizia che lo legava alla vittima, la direttrice della fotografia Halyna Hutchins e la vicinanza di questi giorni con il marito e i figli della donna.
Baldwin è entrato anche nel merito della petizione lanciata per abolire l’uso delle armi vere (comprendendo con questo termine, al limite, anche quelle modificate per sparare a salve) sui set cinematografici e televisivi, dichiarando: “so che vi sono in corso iniziative per limitare l’uso delle armi sui set ed è qualcosa a cui sono estremamente interessato. Però, c’è una cosa che ritengo molto importante da ricordare, ed è quante cartucce siano state sparate nei film e negli spettacoli televisivi negli ultimi 75 anni. Questa è l’America. Migliaia di cartucce sono state sparate, praticamente tutte senza alcun incidente”.
Baldwin si è anche affrettato a precisare: “non spetta a me decidere, è importante che capiate che non sono esperto in questo campo, perciò qualsiasi cosa sarà decisa sarà senz’altro il modo migliore per tutelare la sicurezza degli addetti sul set dei film e mi vedrà favorevole e cooperante in tutti i modi nei quali potrò”.
Anche lo sceriffo della contea di Santa Fe, Adan Mendoza, che si sta occupando delle indagini, ha rilasciato una intervista nella quale ha evidenziato alcuni degli aspetti finora emersi nell’inchiesta: relativamente alla questione della sicurezza sul set con l’uso di armi vere, ha dichiarato: “Io penso che l’industria cinematografica abbia una recente tradizione di assoluta sicurezza. Penso che vi fosse un certo lassismo sulle regole di sicurezza in questo specifico set e penso che vi siano alcune procedure di sicurezza che potrebbero essere adottate dall’industria cinematografica e, possibilmente, dallo Stato del New Mexico”.
Nel frattempo, anche l’avvocato dell’assistente di produzione David Halls (colui il quale ha materialmente passato l’arma a Baldwin, dichiarando che fosse “cold”, cioè sicura) ha rilasciato una dichiarazione ufficiale, nella quale ha sottolineato che non fosse responsabilità di Halls verificare lo stato dell’arma, perché l’operazione non rientrava nelle sue mansioni.