Npr/Ipsos ha condotto un sondaggio tra i possessori legali di armi statunitensi, con un campione di 1.022 adulti intervistati tra il 15 e il 21 giugno (quindi prima del mass shooting di Highland park ma dopo quelli di Uvalde e Buffalo). Il campione comprendeva 445 elettori repubblicani, 389 definiti indipendenti, 183 elettori del partito democratico (e 5 che hanno preferito non rispondere in merito all’opinione politica).
Tra gli intervistati, la stragrande maggioranza si è detta favorevole a misure di buon senso relative alle modalità per l’acquisizione di armi: parliamo in particolare della verifica preliminare dei motivi ostativi al possesso, tramite il database Fbi (cosiddetto Background check) con un consenso superiore all’80 per cento, dell’innalzamento dell’età minima per l’acquisto di armi “d’assalto” (72 per cento) ma anche di armi in generale (67 per cento) a 21 anni e delle leggi cosiddette “red flag” (65 per cento), che consentono il sequestro delle armi al verificarsi di specifiche situazioni incompatibili con il possesso (come le violenze domestiche condotte contro il partner).
In relazione, tuttavia, alla proposta avanzata in più occasioni dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden di vietare le carabine “d’assalto”, il 55 per cento degli intervistati si è detto contrario, con una decisa polarizzazione tra gli elettori repubblicani (contrari per il 72 per cento) i cosiddetti indipendenti (contrari per il 53 per cento) e gli elettori democratici (favorevoli invece per l’84 per cento).
Più in generale, è emerso che solo un quarto degli intervistati ha fiducia nel governo federale circa la sua capacità di prendersi cura dei loro interessi (e appena il 16 per cento ha fiducia nei media, a tal proposito). Nello specifico, il 53 per cento degli intervistati ha dichiarato che le norme per incrementare i controlli sull’acquisto e sul possesso di armi siano uno “scivolo” destinato a portare, nel tempo, all’abolizione totale del possesso di armi (con il 73 per cento degli elettori repubblicani convinto di questa asserzione, il 47 per cento degli indipendenti e il 16 per cento dei democratici). Il 61 per cento degli intervistati non crede, inoltre, che nuove misure sul controllo delle armi avranno effetti positivi sulle stragi di massa.