In occasione della visita a Monterey park, in California, dove un uomo armato ha ucciso lo scorso gennaio 11 persone, il presidente statunitense Joe Biden ha annunciato di aver firmato ieri un ordine esecutivo volto a restringere la normativa in materia di vendita di armi, sotto lo specifico profilo della verifica preliminare dei requisiti per gli acquirenti (anche detta Background check o Instant check o Nics). L’ordine esecutivo si propone di rendere quanto più possibile universale la verifica preliminare di motivi ostativi all’acquisto di armi (per precedenti penali, trattamenti psichiatrici o denunce per violenza domestica) senza dover intervenire con un atto legislativo (l’ordine esecutivo, infatti, non deve passare attraverso il vaglio del congresso). In particolare, questo provvedimento consentirà al procuratore generale di chiudere quelle attività di vendita di armi che non eseguano le prescritte verifiche preliminari, consapevolmente o meno. Per questo, sarà necessario approntare una definizione giuridica precisa di “venditore di armi”, in modo tale da chiarire quali soggetti effettivamente svolgano commercio e siano quindi tenuti sia ad avere la licenza federale, sia a effettuare i prescritti controlli sugli acquirenti. Nell’ordine esecutivo si prevede anche che l’attorney general abbia gli strumenti per impedire ai commercianti le cui licenze sono state revocate o cedute, di poter continuare a vendere armi. Nel provvedimento sono previsti anche protocolli di supporto (anche economico) nei confronti delle persone che sopravvivono o sono direttamente colpite dalle sparatorie di massa.