Il produttore turco Girsan ha presentato sul mercato statunitense, tramite il distributore EAA corporation, la semiauto Mc 14T in calibro 9 corto, che riporta in auge il concetto della canna basculante, per “risolvere” gli eventuali problemi di scarrellamento per donne e/o giovani. È la prima bifilare ad adottare questo sistema, reso celebre dalle semiauto Beretta del dopoguerra. L’impostazione generale ricorda, infatti, quella della pistola a canna basculante di maggior calibro realizzata da Beretta, cioè la 86 calibro 9 corto (foto sotto), in questo caso però il fusto è conformato in modo tale da accogliere un caricatore bifilare della capacità di 13 cartucce, laddove nella 86 invece trovava posto un monofilare da 8 cartucce. Il concetto delle semiauto a canna basculante è vecchio di oltre un secolo, essendo stato introdotto per la prima volta con le semiautomatiche Pieper e Steyr nel 1907-1909: fu tuttavia la Beretta a renderlo celeberrimo con la 950 calibro 6,35, successivamente con le mod. 20 e 21 in Doppia azione (rispettivamente in 6,35 e .22 lr), la 86 citata e con la 3032 Tomcat in 7,65 mm Browning. Il motivo di questo revival è da ricercarsi nel fatto che la canna basculante consente di caricare e scaricare l’arma senza la necessità di scarrellare: lo scarrellamento, in particolare nelle semiauto con chiusura a massa di maggior calibro (come appunto il 9 corto), può risultare ostico per le donne o i giovani, due categorie di mercato che, negli Usa, sono indubbiamente in crescita, con specifico riferimento alle soluzioni per la difesa personale.
La canna è lunga 4,5 pollici (115 mm), la lunghezza totale è di 172 mm, il peso di 635 grammi e negli Stati Uniti è venduta a 498 dollari.