Si chiama Bwc9 ed è uno chassis “discreto” calibro 9×19 presentato sul mercato statunitense da B&T che, in posizione ripiegata, diventa una valigetta lunga 11,7 pollici (300 mm circa), mentre in posizione estesa diventa una carabinetta imbracciabile lunga 22 pollici (560 mm). L’impugnatura ripiegabile è di tipo originale, si interfaccia con lo chassis, la canna e il carrello della Sig Sauer P320 (in qualsiasi lunghezza, dal formato subcompact all’X-five). Anche i caricatori bifilari sono a standard Sig Sauer. Sulla sommità della “valigetta” è presente una maniglia di trasporto, ma anche una slitta Picatinny per l’installazione di un collimatore a punto rosso Acro P-2.
Il filone delle “pistole valigetta” ha sempre avuto un filone di estimatori negli Stati Uniti: ricordiamo l’Ares project Fmg (Folding machine gun) concepito tra gli anni Settanta e gli Ottanta, la Undercover Uc-9 e, più di recente (2008), la Magpul Fmg-9. Nella maggior parte dei casi, i progetti precedenti erano vere e proprie pistole mitragliatrici con possibilità di tiro a raffica, mentre la Bwc9 è semiautomatica. Nonostante ciò, seppur sia venduta come semplice accessorio sul mercato americano, nel momento in cui sia “farcita” con tutte le componenti per realizzare un’arma completa rientra nella categoria delle Sbr e, conseguentemente, il suo possesso richiede il pagamento della relativa tassa. In Europa, la sua commercializzazione sul mercato civile è in contrasto con la direttiva europea sulle armi da fuoco che nella categoria “A” (armi proibite) include anche “Le armi da fuoco camuffate sotto forma di altro oggetto”.