Fondazione Una (Uomo, Natura, Ambiente) annuncia l’avvio, per la sua terza edizione, dell’Operazione paladini del territorio, un’iniziativa nata dal desiderio del mondo venatorio di contribuire attivamente alla preservazione e cura dell’ambiente e che nel corso delle due edizioni precedenti ha contribuito ad avvicinare le comunità presenti sui territori a quelle venatorie attive localmente, mostrando concretamente cosa significhi essere un cacciatore-paladino.
Per il 2024, in risposta al mutamento di scenario e assecondando le necessità emerse nelle prime due edizioni proprio dalle singole comunità, Operazione paladini del territorio si rinnova, ampliandosi: da progetto circoscritto a una singola settimana l’anno, a una vera e propria piattaforma, atta ad accogliere tutte le iniziative di volontariato organizzate dalle sezioni venatorie locali e nazionali, senza più alcun limite temporale.
Al cuore del rinnovato format dell’Operazione, c’è la volontà di mettersi al servizio delle comunità e del territorio, per amplificare ulteriormente l’impatto positivo delle sezioni locali del mondo venatorio sui paesi e sulle province che hanno beneficiato, e che continueranno a beneficiare, del loro operato.
“L’obiettivo di Fondazione Una”, si legge nel comunicato, “è quindi quello di mettere a sistema tutte le azioni a impatto positivo operate dai cacciatori nel corso dei dodici mesi dell’anno, non solo in termini di pulizia degli ambienti boschivi o ripristino dei sentieri, ma allargando lo sguardo a comprendere tutta l’enorme varietà di iniziative attraverso le quali i circoli venatori sono attivi presso le proprie comunità, anche da un punto di vista sociale. Anche per questa edizione, come è stato per le precedenti, la Fondazione potrà contare sul prezioso supporto delle associazioni venatorie socie, Federcaccia, Enalcaccia e Arcicaccia, e sul coinvolgimento, tramite Assoarmieri, della rete delle armerie nazionali, un fondamentale luogo di scambio e incontro per i cacciatori a livello locale”.
“Già in passato la comunità venatoria ha dato prova di prontezza e solidarietà, le volte in cui è stata chiamata a supporto della popolazione in occasione di emergenze sanitarie o ambientali, ma anche nell’ordinarietà del quotidiano, con iniziative volte alla divulgazione” ha dichiarato Maurizio Zipponi, presidente di Fondazione Una. “Con l’Operazione Paladini del Territorio, dal 2022, abbiamo mobilitato migliaia di persone, impegnate in attività di ripristino di aree verdi inquinate, progetti di inclusione sociale, attività a impatto positivo. Quest’anno ci poniamo l’obiettivo di sistematizzare tutto quanto di buono fanno i cacciatori in un progetto ancora più vasto e ambizioso, consci dell’impegno preso e sicuri che le realtà venatorie italiane ci saranno a fianco anche stavolta”.
L’annuncio della terza edizione si lega anche alla ripubblicazione del Manifesto del Paladino del Territorio, già definito in precedenza e che oggi appare aggiornato, per descrivere ancora più precisamente il ruolo del cacciatore nella società contemporanea.
“Fondazione Una riconosce infatti al cacciatore-paladino un ruolo chiave a livello sociale, e non solo in termini di promozione di un modello di caccia sostenibile, a tutela e salvaguardia della biodiversità: essere Paladino del Territorio significa esserlo anche delle comunità che su un tale territorio sono presenti”.