Dopo la strage di Las Vegas, avvenuta nel 2017, l’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump dispose la messa al bando dei bump stock, calciature per carabina che consentono di sparare in pratica a raffica sfruttando il rinculo, senza modificare il dispositivo di scatto dell’arma. Un venditore di armi del Texas, tuttavia, ha contestato il provvedimento e ha portato il caso fin davanti alla corte suprema. La quale, poche ore fa, gli ha dato ragione, con una maggioranza di 6 giudici favorevoli contro 3, stabilendo che una carabina semiautomatica munita di bump stock non può qualificarsi come arma automatica secondo la legge federale e che il Bureau of alcohol, tobacco and firearms ha ecceduto la propria autorità vietandone la commercializzazione. Uno dei giudici dissenzienti, Sonia Sotomayor, ha commentato: oggi la corte ha posto di nuovo i bump stock nelle mani dei civili, una decisione che avrà conseguenze letali”. Sul fatto che una carabina dotata di questo accessorio non possa qualificarsi come un’arma automatica, ha dichiarato: “quando vedo un volatile che cammina come un’anatra, nuota come un’anatra, starnazza come un’anatra, io lo chiamo anatra”.
Al tempo di una delle audizioni sul caso, lo scorso marzo, uno dei giudici conservatori ha affermato di comprendere perché questo tipo di oggetti dovessero essere dichiarati illegali, ma ha precisato che il dovere di farlo esplicitamente compete al Congresso.