Il Conarmi insegna al politecnico di Milano

Lista aperta, associazione studentesca del Politecnico di Milano ha varato in collaborazione con il Consorzio armaioli italiani e con la partecipazione del Banco nazionale di prova di Gardone Val Trompia (Bs) un’avvincente iniziativa, finanziata dal Politecnico stesso

 

Lista aperta, associazione studentesca del Politecnico di Milano ha varato in collaborazione con il Consorzio armaioli italiani e con la partecipazione del Banco nazionale di prova di Gardone Val Trompia (Bs) un’avvincente iniziativa, finanziata dal Politecnico stesso. Si tratta di un corso di introduzione alla progettazione delle armi da fuoco sportive. Il titolo del ciclo di lezioni ‘Il mestiere delle armi’, sancisce una storia, un percorso, un sapere che l’evoluzione della tecnologia ha relegato ai maestri armaioli. Nel corso di sette incontri, a partire da oggi, i docenti condurranno i partecipanti alla scoperta del mondo dell’arma sportiva. Si parte da un’excursus storico e poi, attraverso un’analisi dei materiali impiegati per costruire un’arma sportiva e dei trattamenti termici cui sono sottoposti i materiali stessi, si arriverà alla disanima delle prove effettuate dal Banco Nazionale di Prova atte a garantire la massima sicurezza ed efficienza dell’arma.

I docenti saranno Pierangelo Pedersoli, presidente del ConarmI e primo promotore del Corso Armaioli e del Museo delle Armi in Gardone V. T.; Pietro Torosani, esperto di balistica, ricerca e sviluppo, esperienze e prove nonché docente al Corso Armaioli; Antonio Girlando, ingegnere, Direttore del Banco Nazionale di Prova di Gardone; Alberto Maggio, istruttore di tecniche operative con pistola e titolare di numerose certificazioni di scuole internazionali relative alle competenze sulle armi corte e Ugo Frigerio che si occupa di realtà virtuale, prototipazione e animazione tridimensionale.

Docenti di alto livello per un appuntamento che "sdogana" le conoscenze del settore armiero dalla provincia di Brescia e lo inserisce in un contesto internazionale come quello del Politecnico di Milano. In altri termini i nostri futuri ingegneri si sono accorti che esiste un sapere importante al di la dei banchi di scuola; un sapere che non è fatto solo di robot, di numeri e computers ma anche di esperienze e capacità artigianali, ovvero che sono ancora e solo le mani dell’uomo che rendono nobile un prodotto che ha accompagnato per secoli la storia dell’umanità. È quindi un riconoscimento delle capacità tecniche e tecnologiche dei maestri armaioli che per decenni hanno lavorato nell’ombra migliorando il migliorabile, puntando sulla qualità e sicurezza, innovando e sublimando concetti ed esperienze dei genitori. Insomma è la rivincita del lavoro sereno e umano, del lavoro come passione e conoscenza, della bottega come volano di invenzioni e di armonia tra forma e funzione.

I docenti dovranno affrontare anche un’altra sfida: rendere comprensibili e divulgativi argomenti che per anni sono stati appannaggio di tecnici e di addetti ai lavori. Dovranno passare da un linguaggio di ‘casta’ a un linguaggio di ‘popolo’. Un bel salto che richiederà un processo di semplificazione non semplice ma che potrà essere prefazione a una diffusione capillare della conoscenza dell’arma sportiva. Il corso si terrà al Campus Bovisa – La Masa ed è a partecipazione gratuita. Ulteriori informazioni e programma si trovano su http://www.conarmi.org/ mentre per l’iscrizione ci si può collegare al sito http://www.poli-listaperta.it/.

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