Il segretario dell’Us air force, Deborah Lee James, ha svelato il primo rendering del futuro bombardiere strategico stealth che, seppur battezzato con la sigla B-21 (bombardiere del 21° secolo…), manca ancora di un nome ufficiale: ha quindi invitato gli aviatori americani a suggerirne uno.
Il nuovo B-21 Lrsb – Long range strike bomber, verrà costruito dalla Northrop Grumman, azienda che il 27 ottobre scorso si è aggiudicata la preziosa e disputata commessa del valore potenziale di 60-80 miliardi di dollari per lo sviluppo la costruzione del bombardiere: si parla di un costo unitario intorno ai 564 milioni di dollari per velivolo.
Il portavoce della Northop Grumman, Tim Paynter, ha sottolineato in un comunicato, l’importanza del nuovo bombardiere per il futuro della nazione e l’orgoglio dell’azienda di essere il prime contractor in associazione con l’Us air force, in grado di fornire capacità riconosciute vitali per la sicurezza nazionale. Invitando anche a rivolgere qualsiasi ulteriore domanda sul progetto… direttamente all’Us air force.
Secondo i piani del programma, il B-21 dovrebbe sostituire i precedenti B-52 Stratofortress e B-1 Lancer con una flotta stimata non meno di 100 e sino a un massimo di 200 velivoli con i primi esemplari, dispiegati intorno al 2025.
Le caratteristiche rimangono al momento top secret ma non è azzardato ipotizzare prestazioni superiori in autonomia, velocità e carico bellico rispetto al B-2 Spirit che non a caso oltre che stealth, è stato anch’esso realizzato dalla Northrop Grumman: tra gli intenti del programma infatti, vi era la priorità di accelerare il più possibile l’operatività del velivolo e per ottenere questo, utilizzare il più possibile tecnologie al momento già disponibili e “mature”. Non è quindi nuovamente un caso se la forma mostrata nel rendering del B-21, ricalca in qualche modo le geometrie (e materiali) comuni al B-2 Spirit.
Ma perché viene considerato negli Usa “strategico e vitale per la sicurezza nazionale” e costerà una fortuna? Perché non sarà solo un bombardiere. Oltre al suo primario ruolo sarà infatti anche una piattaforma per la raccolta dell’intelligence, un sistema di gestione del combattimento e un… intercettore.
Nuovi radar conformal consentiranno al “bombardiere” di ottenere immagini dettagliate del terreno sorvolato e informazioni delle tracce dello spazio aereo circostante mentre altre antenne, analizzeranno lo spettro elettromagnetico esterno in modo da elaborare direttamente a bordo tutte queste informazioni in modo da rendersi autonomo da altre fonti di intelligence elettronica. Viceversa potrà trasmettere anche queste informazioni verso altri velivoli secondo il concetto avanzato di combat cloud.
E il concetto combat cloud implica di conseguenza, la gestione del combattimento dentro spazi aerei ben difesi ossia, il B-21 avrà in pratica molte delle capacità degli E-3 Awacs e E-8 Jstars fungendo quindi da “comando avanzato” per altri velivoli di attacco o altre forze.
Infine, grazie alla presenza di un potente radar combinato con le attuali capacità dei nuovi missili aria-aria a lunga gittata trasportabili nella capace stiva, potrà difendersi autonomamente se attaccato da caccia nemici: in pratica si fornirà da solo della “scorta” necessaria a sopravvivere in spazi aerei molto ben difesi. Data la sua autonomia “intercontinentale” infatti, i “piccoli” caccia di scorta avrebbero difficoltà a seguirlo se non attraverso numerosi e complessi rifornimenti in volo. (Claudio Bigatti)