Un’ora di diretta sulla pagina Facebook di Armi e Tiro con Antonio Bana, presidente di Assoarmieri, e Pierangelo Pedersoli, presidente del ConArmI. Armerie e aziende produttrici sono pronte a riaprire nel rispetto delle regole. Il rilancio passa anche dalla capacità dell’intero settore armiero di marciare unito
Un’altra diretta sulla pagina Facebook di Armi e Tiro per tenere aggiornati in tempo reale i nostri lettori e tutti gli appassionati, tiratori, cacciatori, collezionisti. Un’ora di diretta con Antonio Bana, presidente di Assoarmieri, e Pierangelo Pedersoli, presidente del ConArmI. Da entrambi un messaggio chiaro al governo e alle istituzioni locali: noi siamo pronti a partire il 4 maggio. Le armerie e i produttori di armi sportive e da caccia sono pronti a riaprire i battenti: nonostante le troppe incertezze palesate dal primo ministro Giuseppe Conte e i dubbi interpretativi nel testo del dpcm del 26 aprile, i punti vendita italiani, i laboratori e le officine dei produttori vogliono ripartire, già dal 4 maggio. In questo passaggio, condiviso sia da Bana sia da Pedersoli, la volontà di un intero sistema di restare unito in questa gravissima emergenza, la necessità di fare sistema e di farsi sentire dalle istituzioni con una sola voce. Fondamentale che tutta la filiera riparta al più presto, con l’applicazione delle misure di salvaguardia della salute, ma senza ulteriori e poco comprensibili titubanze: devono riaprire le sezioni Tsn e i poligoni privati, visto che la maggior parte degli impianti è in grado di garantire il distanziamento sociale e l’impiego delle protezioni personali; se ripartono gli sport del tiro, devono riaprire le armerie, che non sono luoghi di assembramento e che meglio di tutti gli altri esercizi commerciali sono in grado di gestire gli ingressi scaglionati, con i sistemi di apertura delle porte già previsti dalle norme di ps; e devono poter riaprire distributori e produttori per garantire l’afflusso degli articoli alla vendita al dettaglio. La sicurezza dei lavoratori sarà garantita così come nei cantieri edili o in certe attività della filiera alimentare ricomprese tra quelle che potranno riaprire proprio dal 4 maggio.
Questi e altri temi sono stati trattati nella diretta: dalle banche etiche all’allungamento della validità dei porti d’arma; dalla caccia di selezione agli attacchi indiscriminati degli pseudo ambientalisti, alla necessità di fare sistema, coinvolgendo anche quegli imprenditori del settore che in questi anni sono rimasti ai margini dell’associazionismo.