Il Parco esposizioni di Novegro (Mi) ospiterà una mostra scambio dedicata alle moto militari. Quando?
Dal 15 al 17 febbraio 2019, al Parco esposizioni di Novegro (Mi) si svolgerà “Le moto in divisa”, mostra scambio dedicata al mondo delle motociclette militari. Il legame tra le due ruote e gli eserciti ha ormai oltre un secolo: già nel 1910 la Frera poteva vantare di essere “Fornitrice del regio esercito”, per via di un modello con motore monocilindrico a valvole laterali di 320 cc e nel 1912 l’inglese Scott produceva una moto con motore bicilindrico a due tempi sulla quale era montata una mitragliatrice. Anche gli americani con Indian e Harley-Davidson, con motori di 1.000 cc, costruirono motocarrozzini armati con mitragliatrici. All’inizio della Grande guerra, in Inghilterra si formarono corpi di Despatch riders, quasi tutti volontari motociclisti arruolati con la propria motocicletta che vennero impiegati in compiti di varia natura. Nell’intervallo tra il primo e il secondo conflitto mondiale i problemi della motorizzazione militare vennero studiati con grande attenzione dagli eserciti di tutto il mondo. In quel periodo, nasce quella che sarà per qualche anno la moto militare per eccellenza, e non solo italiana: la Moto Guzzi Gt 17 monocilindrica di 500 cc. Pesava sui due quintali, toccava i 90 kmh e venne costruita in 4.810 esemplari. Le nostre fabbriche, Bianchi, Benelli, Gilera, Mas, Sertum fornirono motociclette che finirono per assomigliarsi un po’ tutte. Unica a staccarsi era la Guzzi, che proprio nel 1939 aveva sostituito la GT 17 con un modello più perfezionato, l’Alce, la più conosciuta e popolare fra le nostre moto militari, assai apprezzata anche dal nemico. Fu costruita in 7.059 esemplari. Nel secondo conflitto mondiale anche le motocarrozzette (sidecar) ebbero un notevole successo: erano costruite da Bmw e Zundapp, ma anche dalle americane Harley Davidson e Indian.
Una delle più iconiche e inconsuete realizzazioni per impiego militare è stata, però, probabilmente la Vespa 150 Tap (Truppe aero paracadutate, in foto), commissionato alla Piaggio dall’esercito francese e prodotto su licenza dalla Acma tra il 1956 e il 1959, per la campagna d’Algeria, in circa 800 esemplari. Poteva essere aviolanciata e il telaio era modificato per portare un cannone senza rinculo M20 da 75 mm e relative munizioni. Il cannone, però, non poteva sparare direttamente dal veicolo, che serviva solo come “trasportatore”.