In questi giorni, tutti i proprietari delle carabine Zastava M76 sequestrate nel 2014 saranno convocati dall'autorità di ps. Perché?
La vicenda del maxi-sequestro delle carabine Zastava M76, avvenuta nel 2014, si arricchisce di un aggiornamento: in questi giorni, i 1.256 proprietari saranno chiamati dall'autorità di ps alla quale avevano versato le armi. Niente di cui preoccuparsi, nel senso che la polizia o i carabinieri devono soltanto notificare loro il fatto che le armi, originariamente sottoposte a un provvedimento di sequestro probatorio, adesso sono state dichiarate sotto sequestro preventivo. Cosa cambia per i proprietari? Nulla: i proprietari continuano a non essere accusati di alcun illecito, è semplicemente un passaggio procedurale. In pratica, essendo loro i proprietari dell'oggetto sotto sequestro, è necessario informarli di tutti i passaggi che riguardano l'oggetto medesimo, senza che questo abbia alcun riflesso di tipo personale.
Per quanto riguarda, tuttavia, le possibilità che ai legittimi proprietari le armi vengano restituite, possiamo dire che la "trasformazione" da sequestro probatorio a preventivo non è un buon segno. Ulteriori informazioni sull'ampio approfondimento sul numero di giugno di Armi e Tiro