Il comparto sportivo-venatorio e armiero italiano (Anpam, Anpp, Assoarmieri, Comitato D-477, Fenaveri, Fitav e Fitds) si è riunito a Roma per valutare il testo finale della direttiva armi, individuare le prossime azioni e per vigilare sul recepimento delle nuove norme a livello nazionale
I rappresentanti di varie associazioni Anpam (Associazione nazionale produttori armi e munizioni civili e sportive), Anpp (Associazione nazionale poligoni privati), Assoarmieri (sindacato degli armieri), Comitato D-477 (associazione che rappresenta gli appassionati di armi e del tiro), Fenaveri (associazione che rappresenta Federcaccia, Arcicaccia, Enalcaccia e Anuu Migratoristi), Fitav (Federazione italiana Tiro a volo) e Fitds (Federazione italiana Tiro dinamico sportivo) si sono ritrovati a Roma per mettere a punto una strategia comune, in vista dell’arrivo al parlamento europeo, per la votazione finale, della tanto discussa direttiva armi, strumento che, se approvato, avrebbe pesanti ripercussioni su tutto il settore armiero. Con un comunicato diffuso dall’ufficio stampa dell’Anpam, le associazioni presenti hanno rimarcato il loro impegno, per far sì di sfruttare tutti gli strumenti ancora possibili per intervenire sul documento che sarà sottoposto al parlamento europeo, riunito in sessione plenaria.
Tutti i presenti hanno sottoscritto la necessità “di concentrare l’attenzione e vigilare sul recepimento a livello nazionale della normativa europea, in linea con quanto accade negli altri Stati membri. Tutti i firmatari, infine, convengono sull’opportunità di sviluppare e applicare un efficace sistema di informazione condivisa su questi temi, nel tentativo di garantire il minor impatto possibile della direttiva sulle attività produttive, sul commercio e sugli utilizzatori finali”.
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