Il portavoce del ministero della Difesa polacco Bart?omiej Misiewicz, ha annunciato che la Sako si è aggiudicata una commessa di 150 fucili di precisione Trg M10 in .338 Lapua magnum per l’esercito.
La scelta del vincitore del concorso lanciato nel 2015 e volto alla selezione di un fucile sniper per la lunga distanza, è avvenuta dopo prove comparative condotte insieme a un altro sniper concorrente proposto dalla ZM Tarnów polacca. Nel comunicato venivano anche indicate le percentuali assegnate ai singoli criteri valutativi impiegati nella selezione finale, precisazione piuttosto rara nei comunicati di questo tipo:
-Prezzo, 55%
-Parametri tecnico operativi del fucile, 15%
-Parametri tecnici dell’installazione del sistema di visione notturna, 15%
-Parametri tecnici dell’installazione del sistema di visione termica, 15%
Stupisce sempre osservare l’importanza “quantitativa” assegnata al costo dell’arma, come anche la sproporzione riguardo alle caratteristiche tecniche e operative della piattaforma, molto inferiori percentualmente al costo; pari per importanza, viceversa, le distinte installazioni dei sistemi di visione notturna e termica. Questi ultimi due parametri tuttavia, non sono molto chiarificatori: non si capisce se si riferiscano all’architettura di montaggio o alla fornitura completa dei relativi sistemi.
Tra le caratteristiche richieste all’arma vi era implicitamente anche la “modularità” per “Condurre addestramento al tiro di precisione dell’arma in calibro .338 Lapua, in un sistema con canna sostituibile da 7,62 millimetri compatibile con le munizioni .308 Winchester”: e sarebbe una delle prime (e poche) dimostrazioni al di fuori degli Usa (concorso Psr – Precision sniper rifle vinto dal Remington Msr – Modular sniper rifle) dell’impiego, o utilità, di piattaforme “modulari” sniper. Un trend dato come assodato ma che nella realtà delle adozioni, poi, non ha trovato fino adesso gran riscontro.
Oltre al quantitativo dei fucili ordinati si fa menzione anche di 50.000 cartucce calibro .338 Lapua magnum (8,6×70) per un totale di circa 7,6 milioni di dollari: rimangono al momento sconosciuti marca e modello dell’ottica e dei sistemi di visione notturna-termica.