Maurizio Piccolo, socio fondatore dell'Associazione utenti delle armi (Auda) ci comunica quanto segue: "L'Auda ha appreso delle modifiche introdotte alla camera dei deputati nel testo del 18 febbraio 2015, n. 7. Al riguardo l'Auda osserva che negli anni i cittadini legalmente detentori di armi, così come gli operatori del settore armiero e gli uffici preposti, hanno già dovuto affrontare grandi incertezze normative legate al sovrapporsi disordinato di norme di ogni tipo.
Ancora una volta si preferisce comprimere ulteriormente i diritti dei cittadini onesti, mentre i delinquenti trovano in Italia una sorta di porto franco in cui l'impunità di fatto è quasi garantita e ancora una volta il legislatore non ha nessun rispetto per il proprio ruolo sottoponendo i cittadini, in prospettiva, a norme a nostro parere assurde, introdotte in modo disordinato e di incertissima applicazione. Non si può non osservare che se le riforme costituzionali di cui l'attuale governo si è fatto portavoce fossero già in vigore i cittadini onesti che detengono legalmente armi non potrebbero neanche sperare in una correzione del decreto 18 febbraio 2015 n. 17 da operarsi in sede di discussione al Senato.
L'Auda si è premurata di scrivere al viceministro dell'Interno Filippo Bubbico: Mi preme far notare che sta passando dal parlamento al Senato https://www.armietiro.it/il-decretaccio-di-pasqua-armi-6441 e lì dovrebbe essere bloccato in quanto privo di ragione, preparato da incompetenti e perseguibile per riportare indietro conquiste democratiche a riguardo delle armi detenute da onesti cittadini in regola con la legge.
Per non portare avanti altri discorsi e per capire le conseguenze metto questo link https://www.armietiro.it/decreto-di-pasqua-cosa-cambia-se-sara-approvato-armi-6443 ed alle mie spalle ho circa 10.000 persone per bene incavolate per questo e che mi seguono nel gruppo di cui sono amministratore https://www.facebook.com/groups/31228387860/.
Veda cosa può fare, se è necessario nella nostra associazione abbiamo avvocati che prestano consulenze nel campo delle armi e sono competenti per scrivere qualsiasi proposta di legge che non vada in conflitto con l'utenza, le leggi già esistenti e le norme comunitarie.