Michela Vittoria Brambilla, ex ministro del Turismo del governo Berlusconi e convinta animalista dall’animo immacolato, è stata salvata in parlamento dagli acerrimi nemici del pd che hanno negato l’autorizzazione a procedere per un “passaggio” da 14 mila euro su un volo di Stato.
Abuso d’ufficio e peculato. Queste le accuse che pendevano sulla testa della pasionaria dell’animalismo militante e ideologizzato: nel 2009 e nel 2010, quando era ministro, ha chiesto (e ottenuto) un costoso “passaggio” andata e ritorno, in due, diverse occasioni, a un elicottero dei carabinieri (settemila euro a tratta). Doveva avere una gran fretta di rientrare nella sua Calolziocorte, in provincia di Lecco, l’ex ministro, visto che invece di “accontentarsi” della sua auto blu con autista ha addotto inderogabili impegni istituzionali (una conferenza sul turismo…) per avere a sua completa disposizione e per un’intera giornata il velivolo dei carabinieri.
D’altra parte, che volete che siano 14 mila euro di soldi pubblici per un politico impegnato a moralizzare l’Italia e a liberarla da quei mascalzoni dei cacciatori?