Il consiglio dei ministri, dopo il doppio passaggio nelle commissioni di camera e senato, ha approvato il decreto legislativo che “corregge” il decreto 204 del 2010. Stralciati i punti che riguardavano i poligoni privati; attenuati gli effetti sulla certificazione medica. Ma sui caricatori…
Per i successivi regolamenti, comunque, il governo dovrà tenere conto dei pareri espressi (vedi allegato) dalle commissioni parlamentari.
Tra coloro che hanno attivamente preso parte all’intenso lavoro di mediazione con il ministero dell’Interno c’è anche Stefano Ciccardini, consigliere parlamentare e appassionato tiratore.
«È quanto di meglio si è potuto fare, dovendo esprimere un parere e non avendo la possibilità di riformulare un nuovo testo, in quanto la scrittura materiale del provvedimento, trattandosi di un decreto legislativo e non di un decreto legge in conversione in parlamento, è di competenza del governo. E, comunque, non è poco: abbiamo ottenuto più cose di quelle che abbiamo ceduto, tenendo conto della composizione politica delle commissioni, la cui maggioranza non si può certamente considerare a favore delle armi.
In particolare abbiamo ottenuto: un termine di novanta giorni per emanare il decreto sui poligoni; l’affermazione del principio che la certificazione non è appannaggio esclusivo dei Tsn, introdotta da entrambi le commissioni come condizione posta al governo; l’eliminazione dell'obbligo (almeno per ora) di rifare la certificazione; l’eliminazione dell’articolo relativo alla regolamentazione dell’obbligo della detenzione in cassaforte; l’esclusione che gli strumenti per il Paintball siano considerati armi; l’introduzione del principio che si può derogare dal tetto delle sei armi sportive con annesse considerazioni su quelle a percussione anulare e annessi; un’apertura sulla possibilità di detenere i silenziatori; l’introduzione del concetto di diffida ad adempiere nella consegna dei certificati medici per la detenzione, senza che scattino in automatico provvedimenti in caso di prima inadempienza.
Rispetto al problema caricatori: la salvaguardia delle situazioni precedenti e, quindi, la non retroattività che esclude l’applicabilità alle armi già a vario titolo in circolazione e sul mercato; l’evidenziazione di un fumus rispetto alla coerenza con la disciplina comunitaria che apre ampi spazi per possibili ricorsi.
Ma rimaniamo qui a vigilare anche rispetto a possibili applicazioni, vedi i casi armi a canna liscia o altro e siamo sempre pronti a proporre correttivi: ma per fare questo, è necessario che gli appassionati di armi, i cacciatori, i collezionisti e i tiratori votino i parlamentari che in queste ultime settimane e nei mesi precedenti si sono spesi in difesa del settore armiero. Per questo credo si debba sottolineare, in questa fase, l’impegno dei senatori Cinzia Bonfrisco e Sergio Divina e dei deputati Laura Ravetto e Matteo Bragantini. Bravi anche l’Anpam; l’Associazione poligoni privati, che merita un particolare sostegno per la funzione che dovrà in futuro svolgere; l’associazione del Paintball; ringraziamo anche l’ufficio legislativo del ministero. Io non ho visto altri al tavolo di lavoro e trattativa in questi due mesi! Non trovo giusto, invece, che qualcuno si prenda meriti, facendo cinque minuti di passerella web».