Marco Ciarafoni, presidente del consiglio nazionale Arcicaccia, ha diramato un comunicato nel quale risponde alla proposta di legge avanzata dall’ex ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, volta all’abolizione della caccia: “L’ex ministro Michela Vittoria Brambilla non ha mai nascosto il suo livore contro la caccia e oggi libera da impegni istituzionali, per la fortuna degli italiani, ha deciso di occupare gran parte del suo tempo nella crociata anticaccia. È di qualche ora fa la notizia che l’on. Brambilla ha depositato in Parlamento un progetto di legge per chiedere l’abolizione dell’attività venatoria su tutto il territorio nazionale. L’ex ministro Michela Vittoria Brambilla divide questo suo impegno con quello, più importante, affidatogli da Silvio Berlusconi che l’ha nominata il mese scorso suo consigliere per i temi etici, sociali e solidali, per i quali coordinerà anche la comunicazione e le relazioni esterne. La notizia è stata diffusa dall'ufficio stampa di Palazzo Grazioli. Il Cavaliere, ieri condannato con sentenza di primo grado dal tribunale di Milano nel cosiddetto processo Rubi per “concussione per costrizione e prostituzione minorile ed interdetto in via perpetua dai pubblici uffici”, ha quindi voluto mostrare ancora una volta la stima per una sua fedelissima affidando quello che il suo staff definisce un ruolo delicato all’ex Ministro del turismo che molti davano ormai fuori dai giochi politici. Brambilla chiaramente ha accolto con entusiasmo l’incarico e ha subito ringraziato Berlusconi “per la stima e la fiducia che mi ha accordato”. L’ex Ministro in una nota ha ricordato come siano “ ben note la sensibilità e l’attenzione per i temi etici e sociali, come il costante impegno in progetti solidali” di Berlusconi e ha annunciato quali saranno i temi del suo programma, promettendo grande attenzione alle fasce più deboli della popolazione e a tutti coloro che stanno risentendo in maniera evidente della crisi economica. Chissà cosa diranno le fasce deboli della popolazione, alle quali si rivolge l’on. Brambilla, quando sapranno che la prima delle priorità messa in essere dall’ex ministro Brambilla è vietare la caccia in questo Paese. Viene difficile da pensare di come tutto questo porterebbe a soluzione i problemi di chi ha perso il posto di lavoro, di chi non riesce ad arrivare economicamente alla terza settimana, di chi vive nella disperazione. Vietare la caccia nel nostro Paese, una caccia rispettosa della fauna ed esercitata nel rispetto del prelievo sostenibile, metterebbe in crisi, peraltro, un settore che complessivamente riesce a garantire lavoro e risorse a imprese e famiglie. Un fatto non secondario nell’inquietante scenario della crisi economica. E forse una giornata in campagna, trascorsa con gli amici e in grande serenità, per rivivere la storia e la cultura millenaria dell’ars venandi, raccontata con maestria da poeti e scrittori e orchestrata da grandi musicisti, può aiutare ad allentare le tensioni della vita quotidiana a coloro che hanno le tasche vuote e non considerano il “bunga bunga” un valore da perseguire. Non abbiamo la pretesa, però, che l’on. Michela Vittoria Brambilla possa capirlo”.
Ciarafoni risponde alla proposta abolizionista della Brambilla
Marco Ciarafoni, presidente del consiglio nazionale Arcicaccia, ha diramato un comunicato nel quale risponde alla proposta di legge avanzata dall’ex ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, volta all’abolizione della caccia: “L’ex ministro Michela Vittoria Brambilla non ha mai nascosto il suo livore contro la caccia e oggi libera da impegni istituzionali, per la fortuna degli italiani, ha deciso di occupare gran parte del suo tempo nella crociata anticaccia