La deputata Cristina Patelli (Lega) ha presentato una interrogazione al ministro Bellanova sottolineando i rischi connessi a una sospensione della caccia al cinghiale
La parlamentare Cristina Patelli (Lega) ha presentato una interrogazione Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova, chiedendo la riapertura della caccia, in particolare al cinghiale, anche nelle regioni considerate “zone rosse”.
“C’è un errore di fondo nel considerare la caccia come un’attività sportiva”, spiega Patelli “che non tiene conto che lo stop alla caccia di contenimento agli ungulati porterà a un sicuro incremento straordinario della popolazione di cinghiali, con conseguenti giganteschi danni alle coltivazioni e alle persone: purtroppo i cinghiali si spingono ormai sempre di più a ridosso dei centri abitati, e sono uno dei fattori più pericolosi relativamente agli incidenti stradali (a titolo di esempio, nella pur non estesa provincia di Biella lo scorso anno sono stati recuperati dalla protezione civile circa 800 animali). Sono considerazioni che vanno valutate. Già oggi la popolazione di cinghiali è esponenzialmente cresciuta anche a causa dello scorso lockdown, non va permesso che un fenomeno già fuori controllo in moltissime zone del nostro Paese diventi inarrestabile e quindi è necessario permettere ai cacciatori i loro interventi, tanto più che il cacciatore caccia all’aperto, distanziato e non può costituire un elemento di diffusione del contagio”.
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