La corte federale americana si è pronunciata in merito a un situazione scaturita nello Stato della Florida, ritenuta in conflitto con la libertà di parola dei dottori e con il diritto, da parte del paziente, di ricevere informazioni. In sostanza, il caso si è scatenato dopo che un pediatra aveva rifiutato di visitare un bimbo perché la madre non voleva rispondere a domande sul possesso di armi o meno in casa. Da qui il dibattito legale, che si è concluso con la pronuncia della corte federale: per i giudici federali la privacy non vale in questo caso, e i medici potranno quindi legittimamente chiedere ai pazienti se possiedono armi da fuoco. In effetti, soprattutto se sono coinvolti bambini, i medici hanno già l’abitudine di chiedere ai genitori sulla presenza di determinati prodotti chimici in casa, o alcool a portata di mano.