Secondo i dati diffusi dalla Brady campaign, una delle principali organizzazioni anti-armi statunitensi, le armi provocano circa 30 mila vittime all’anno negli Stati dell’Unione. Delle 30.694 persone uccise da proiettili negli Usa nel 2005, 12.352 sono vittime di omicidi, 17.002 di suicidi, 789 di incidenti e 330 a causa dell’intervento delle forze dell’ordine (221 casi incerti). Secondo i dati diffusi, il numero di armi circolanti negli Stati Uniti è pari alla po…
Secondo i dati diffusi dalla Brady campaign, una delle principali
organizzazioni anti-armi statunitensi, le armi provocano circa 30 mila vittime
all’anno negli Stati dell’Unione. Delle 30.694 persone uccise da proiettili
negli Usa nel 2005, 12.352 sono vittime di omicidi, 17.002 di suicidi, 789 di
incidenti e 330 a causa dell’intervento delle forze dell’ordine (221 casi
incerti). Secondo i dati diffusi, il numero di armi circolanti negli Stati
Uniti è pari alla popolazione, cioé circa 300 milioni. Nel 34,5 per cento delle
abitazioni americane c’è almeno un’arma, nel 24 per cento dei casi si tratta di
una pistola. Si tratta di cifre impressionanti anche se, come ha tenuto più
volte a precisare la Second amendment foundation, il difetto di queste stime
così generaliste è quello di non considerare i casi specifici: per esempio, è
diverso se un soggetto è stato ucciso per legittima difesa, oppure in uno
scontro tra bande utilizzando armi di provenienza illecita. Spesso, è il
sensazionalismo a creare allarme sociale, ancor più dei fatti ai quali una
notizia si riferisce.