«È stata una reazione istintiva, non potevo sopportare l’idea che i soldi dei miei sacrifici finissero in mano a quelli». Con queste parole il trentottenne Giorgio Vella ha commentato il suo provvidenziale intervento, che ha consentito di arrestare due rapinatori di banca a Gela (Cl). Vella è appassionato d’armi e partecipa da alcuni anni alle competizioni di Tiro dinamico. Entrato in banca per effettuare un versamento, si è trovato coinvolto suo malgrado in un tent…
«È stata una reazione istintiva, non potevo sopportare l’idea che i soldi dei
miei sacrifici finissero in mano a quelli». Con queste parole il trentottenne
Giorgio Vella ha commentato il suo provvidenziale intervento, che ha consentito
di arrestare due rapinatori di banca a Gela (Cl). Vella è appassionato d’armi e
partecipa da alcuni anni alle competizioni di Tiro dinamico. Entrato in banca
per effettuare un versamento, si è trovato coinvolto suo malgrado in un
tentativo di rapina: un giovane ha infatti estratto un taglierino minacciando
il cassiere, l’altro ha scavalcato il banco cominciando ad arraffare i soldi. A
quel punto il tiratore, legittimamente armato, ha deciso di estrarre la pistola
e intervenire: ha intimato ai due rapinatori di buttarsi a terra e ha chiamato
la polizia con il telefonino. Il gesto è stato apprezzato dalle forze
dell’ordine, tanto che il prefetto di Caltanissetta, Vincenzo Petrucci, ha
chiamato il tiratore per complimentarsi. Anche il vicequestore Angelo Bellomo
ha sottolineato il senso civico del gesto: «È il volto di una Gela che cambia,
che si ribella alla criminalità e che si batte per la legalità». È bello,
aggiungiamo noi, che una volta tanto che un cittadino difende i propri diritti
e quelli degli altri cittadini onesti non passi per “sceriffo del far west”, ma
semplicemente per quello che è: un cittadino onesto che ha fornito il proprio
contributo per la sicurezza pubblica. Anti-armi, questa volta cosa avete da
dire?