Lo European shooting sports forum sensibilizza i parlamentari europei sul progetto di messa al bando del piombo nelle zone umide attraverso gli strumenti di comunicazione del Parlamento, in vista del voto da parte dell’assemblea
Dopo il voto favorevole da parte del comitato Reach, la proposta di normativa europea per la messa al bando del piombo nelle zone umide dovrà essere sottoposta al vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio per essere approvata (o respinta) in via definitiva. Come è noto per le associazioni venatorie, sportive e le categorie produttive, il progetto votato dal Reach contiene numerose criticità, tali da determinare grossi problemi di applicazione pratica nei singoli Stati dell’Unione. Per questo motivo, le associazioni che fanno parte dell’Essf (European shooting sports forum) proseguono nell’attività di sensibilizzazione dei membri del parlamento e del consiglio europeo, in vista del voto. Marta Gomez, rappresentante dell’Essf, ha efficacemente riassunto tutte le principali problematiche, sul periodico di informazione del Parlamento europeo “The parliament magazine”.
“La commissione europea”, ha dichiarato la Gomez, “ha confermato che le “zone umide” sono classificate come qualsiasi possibile area d’acqua indipendentemente dalle dimensioni, inclusa una pozzanghera dopo uno scroscio di pioggia. La definizione, così ampia, è quella fornita dalla Convenzione internazionale di Ramsar sulle zone umide, definizione però che è concepita per essere utilizzata dai governi di concerto con una mappatura dettagliata, mappatura che però con i requisiti sopra descritti non è possibile. Di conseguenza ciò si traduce nella definizione più sproporzionata possibile di zone umide, che si tradurrà in una diffusa incertezza giuridica. Specialmente considerando che la definizione non solo cambia a seconda delle condizioni meteorologiche, ma copre anche le torbiere, che includono aree enormi di terra senza acqu visibile, specialmente nei Paesi nordici e baltici, Regno Unito, Polonia e Irlanda. Sia per i cacciatori, sia per le forze dell’ordine è spesso impossibile identificare con precisione gli habitat delle torbiere, sul campo. Di conseguenza l’uso di questa definizione va direttamente contro il principio della certezza del diritto, che richiede che gli effetti di una legge siano prevedibili. Anche relativamente alle zone cuscinetto di 100 metri dalle zone umide vi sono evidenti criticità, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) ha sottolineato che i piani per la creazione di zone cuscinetto fisse non sono stati valutati né dal punto di vista del rischio, né dal punto di vista dell’impatto economico, durante il processo. Di fatto, con questa normativa risulterebbe impossibile disputare una Coppa del mondo o una gara olimpica di tiro al piattello in un qualsiasi Paese dell’Unione: al di là delle questioni meteorologiche, oltre 600 impianti di tiro nei quali si svolgono gare o allenamenti hanno giochi d’acqua permanenti al loro interno. Questa è la prima volta che l’Ue imporrà direttamente una regolamentazione per i 10 milioni di tiratori e cacciatori europei, con una legge che vìola i principi di certezza del diritto, presunzione di innocenza e proporzionalità. La proposta va ben oltre la competenza dell’Ue”.
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