Influenza aviaria: plauso all’Italia
L’Organizzazione mondiale della sanità, la Fao, l’Organizzazione per la salute animale (Oie), la Banca mondiale e 600 delegati di tutti i Paesi si sono riuniti allo scopo di definire una linea d’azione comune per arginare il pericolo dell’influenza aviaria. In tale occasione Louise Fresco, della Fao, ha espresso pubbliche lodi all’Italia per l’efficienza dei controlli veterinari e i piani di prevenzione. Ben 800 finora i test compiuti sugli uccelli selvatici che…
L’Organizzazione mondiale della sanità, la Fao, l’Organizzazione per la salute
animale (Oie), la Banca mondiale e 600 delegati di tutti i Paesi si sono
riuniti allo scopo di definire una linea d’azione comune per arginare il
pericolo dell’influenza aviaria. In tale occasione Louise Fresco, della Fao, ha
espresso pubbliche lodi all’Italia per l’efficienza dei controlli veterinari e
i piani di prevenzione. Ben 800 finora i test compiuti sugli uccelli selvatici
che potrebbero veicolare il virus a quelli domestici, con esiti tutti negativi.
Ma questo non basta a frenare la psicosi che ha portato gli italiani a
rinunciare, in pratica, a nutrirsi di carne di pollo. «Comportamento
irresponsabile ed emozionale», ha commentato Margareth Chan, responsabile della
pattuglia Oms sulle malattie trasmissibili. «Abbiamo a che fare con un virus
fragile, che si trasmette per via aerea, con gli starnuti, non per via
alimentare. Se anche la carne fosse infetta basterebbe cuocerla per renderla
innocua». Secondo i calcoli della Banca mondiale, il virus avrà un costo
complessivo di oltre 550 miliardi di dollari e buona parte di questi danni (che
riguarderanno tutti i settori) saranno conseguenza di comportamenti
irrazionali.