Utilizzato prevalentemente nei fucili per caccia ad anima liscia, questo sistema (long recoil locked breech) si distingue da quello a corto rinculo (short recoil locked breech) perché canna e otturatore, invece di rinculare solidali per pochi millimetri, arretrano insieme per uno spazio superiore alla lunghezza della cartuccia. Lo schema tipico prevede un otturatore in tre pezzi: la testa, con l’estrattore; la coda, con il percussore; il tassello superiore di bloccaggio, che si inserisce in una cavità praticata in un prolungamento posteriore della canna. All’atto dello sparo, canna e otturatore rinculano uniti, trattenuti dall’interazione tra il tassello superiore e il prolungamento citato. Arrivato al punto morto posteriore, l’otturatore viene tenuto in posizione arretrata da un apposito dente, mentre la canna avanza, spinta da una propria molla di recupero, trascinando con sé per pochi millimetri la testa dell’otturatore. Un sistema di piani inclinati nella coda fa abbassare il tassello di chiusura, che separa l’otturatore dalla canna. Il bossolo viene quindi sfilato dalla canna avanzante, trattenuto dall’otturatore. Quando la canna ritorna in batteria, fa scattare l’espulsore, l’otturatore viene liberato e, avanzando spinto dalla propria molla, camera il colpo successivo. Questa chiusura è stata sporadicamente utilizzata anche nelle pistole, quali la Frommer Stop, la Roth Sauer e la Gabbett-Fairfax Mars. In tutti questi casi, però, il vincolo canna-otturatore è dato da una testina rotante, in luogo del tassello superiore.
Nella foto: il Franchi Cinquantenario costituisce un classico esempio di funzionamento a lungo rinculo. si noti il mollone avvolto intorno al serbatoio. A fianco, un particolare dell'otturatore del Franchi, con il tassello superiore che lo vincola alla canna.