Approvato il decreto che svincola il Coni dal controllo diretto del Mise, scongiurando l’ipotesi di una sospensione dell’Italia dall’Olimpiade di Tokio (e dai finanziamenti per Milano-Cortina 2026)
L’irreparabile è stato, a quanto pare, scongiurato. Cioè l’ipotesi che domani il Comitato olimpico sospendesse l’Italia dai giochi, costringendo gli atleti a partecipare a titolo individuale e mettendo una seria ipoteca sui finanziamenti per i giochi invernali di Milano-Cortina.
Nel consiglio dei ministri svoltosi oggi, contestualmente all’annuncio da parte del presidente del consiglio Giuseppe Conte di rassegnare le dimissioni, è stato approvato in extremis il decreto legge recante “Misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento del Comitato olimpico nazionale italiano”. “Al fine di assicurare la piena operatività del Comitato olimpico nazionale italiano e la sua autonomia e indipendenza quale componente del Comitato olimpico internazionale (Cio), il testo attribuisce al Coni una propria dotazione organica di personale, anche dirigenziale”, si legge nel comunicato ufficiale del governo, “è previsto che il personale di Sport e Salute Spa, già dipendente del Coni alla data del 2 giugno 2002 che, alla data di entrata in vigore del decreto, presta servizio presso lo stesso ente in regime di avvalimento, sia trasferito nel ruolo del personale del Coni con qualifica corrispondente a quella attuale, fatta salva l’opzione per restare alle dipendenze di Sport e Salute. Il completamento della pianta organica del Coni avviene mediante concorsi pubblici per titoli ed esami, con riserva del 50 per cento dei posti messi a concorso al personale dipendente a tempo indeterminato della società Sport e Salute in avvalimento presso il Coni che non rientra nel previsto trasferimento. Ai fini del perseguimento delle finalità istituzionali del Coni, il testo prevede il trasferimento a quest’ultimo di impianti sportivi e fabbricati specificamente individuati”.