Il presidente dell’Associazione nazionale Guardie giurate, Giuseppe Alviti, ha scritto al presidente del consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, al ministro dell’Interno e a quello del Lavoro e delle politiche sociali, sottolineando come siano ormai quasi 7 anni che il contratto collettivo nazionale delle guardie particolari giurate è scaduto: “Abbiamo lanciato un appello al governo per affrontare l’emergenza dei contratti scaduti a lavoratrici e lavoratori di vigilanza privata e servizi di sicurezza, che pur avendo garantito in questi mesi la sicurezza dei beni e dei cittadini, svolgendo anche mansioni improprie per la loro professionalità e accollandosi il rischio per la propria salute, si vedono negato il diritto a un nuovo contratto di lavoro e al giusto riconoscimento salariale a distanza di 70 mesi dalla scadenza del precedente accordo. Non c’è tempo da perdere”, ha sottolineato Alviti, che nella missiva ha aggiunto: “Le Guardie Particolari Giurate e gli Addetti alla Sicurezza hanno concorso in questi mesi a garantire, oltre la normale attività loro propria, anche un importante supporto nella gestione delle procedure di sicurezza poste in essere da Enti Pubblici e imprese private a tutela della salute pubblica, a partire dalla regolazione dei flussi di accesso dei cittadini. Ciò è avvenuto con uno sforzo notevole, stante l’invarianza degli organici impiegati e il ricorso abnorme alla flessibilità degli orari di lavoro. Le associazioni datoriali hanno sistematicamente osteggiato il rinnovo del contratto nazionale di lavoro fin dall’avvio del negoziato nel giugno 2016, arroccate in modo anacronistico e fallimentare nella conservazione dello status quo: una “giungla selvaggia” in cui livelli di concorrenza imbarbariti, appalti al massimo ribasso, “pirateria contrattuale”, violazioni di norme per l’esercizio dell’attività sono tutti fattori che si scaricano sui lavoratori. Come se non bastasse, oggi si nega anche l’adeguamento del salario, fermo ai valori di sei anni or sono! Il senso di responsabilità, in nome dell’interesse generale e per la tutela di questi lavoratori, induce a chiedere un intervento volto ad aiutare la soluzione di questa vicenda, dal cui esito dipende la tenuta di un’attività strategica per il sistema nazionale”.