La città di Chicago, come è noto, ha sia la normativa in materia di armi legali più restrittiva di tutti gli Stati Uniti, sia l’incidenza di omicidi commessi con armi da fuoco più elevata dell’Unione. Soprattutto negli ultimi anni, le misure per contrastare la dilagante criminalità armata hanno contemplato anche iniziative che hanno lasciato perplessi gli analisti, l’ultima in ordine di tempo non ha precedenti: la municipalità cittadina, infatti, ha annunciato di aver presentato una causa (lawsuit) contro Glock, accusando l’azienda di “facilitare la proliferazione di armi automatiche tra le strade di Chicago” perché le sue pistole semiautomatiche sarebbero facilmente convertibili in pistole mitragliatrici illegali, acquistando un dispositivo economico denominato “Glock switch” che può essere applicato al posto del tappo posteriore del carrello. L’iniziativa del comune di Chicago è la prima che farebbe uso del nuovo Firearms industry responsibility act approvato dallo Stato dell’Illinois nel 2023, volto a coinvolgere nella responsabilità civile le aziende produttrici di armi per “condotte che mettano in pericolo la popolazione”.
“In qualsiasi momento”, ha dichiarato il direttore esecutivo di Everytown law, associazione di avvocati proibizionisti in materia di armi, “chiunque negli Stati Uniti, con 20 dollari e un cacciavite, può convertire la propria Glock in una pistola mitragliatrice in pochi minuti. Intendiamo ritenere responsabile Glock per la decisione incosciente di continuare a vendere queste pistole facilmente modificabili anche quando potrebbero modificarle e risolvere il problema, ben sapendo che non facendo ciò si continua a incrementare la violenza a Chicago”.
Quello che si sta verificando a Chicago altro non è che l’ennesimo esempio della demenzialità alla quale è pervenuto il sistema giuridico e giudiziario statunitense: un sistema nel quale se un bifolco ignorante americano mette il gatto nel forno a microonde per asciugarlo dopo il bagno e la bestiola muore, si dà la colpa al produttore dei forni a microonde perché non ha scritto sulle istruzioni che non bisogna inserire nel forno animali vivi. Allo stesso modo, per quanto riguarda il caso di specie, non si capisce per quale motivo la responsabilità di una modifica illegale alle pistole semiautomatiche Glock debba essere del produttore delle armi e non delle numerose aziende che offrono in vendita sul mercato i famosi “switch” per convertire a raffica tali armi: occorre inoltre ricordare che dispositivi in grado di rendere a raffica una qualsiasi carabina semiautomatica (tipo Ar, tipo Ak e così via) sono per esempio i cosiddetti “bump stock” che per anni se non decenni sono stati legalmente in vendita negli Stati Uniti e che solo recentemente (sotto l’amministrazione Trump) sono stati dichiarati illegali dall’Atf. Dispositivi che, peraltro, sono stati in vendita per anni anche per modificare in full auto le pistole tipo Government 1911, sfruttando il riarmo del cane durante lo sparo. Seguendo questa logica, nessun tipo di arma semiautomatica può essere ritenuto “a prova di modifica” ma, soprattutto, non si capisce come sia possibile ritenere responsabile il produttore dell’arma e non chi mette in commercio apparecchi fatti apposta per rendere illegale l’arma stessa. Siamo alla follia completa.