Nei 18 articoli si inasprisce il contrasto all’immigrazione clandestina. Si tutelano gli operatori delle forze dell’ordine e potenzia l’efficacia dell’azione amministrativa a supporto delle politiche di sicurezza
I primi sette articoli del Decreto Sicurezza bis, approvato due giorni fa dal consiglio dei ministri, riguardano la materia del contrasto all’immigrazione illegale, con la previsione di sanzioni alle navi che violino il divieto di ingresso e l’estensione alle procure antimafia della competenza per i reati di favoreggiamento. Il ministero dell’Interno interviene anche a maggiore tutela per gli operatori delle forze di polizia impiegati in servizio di ordine pubblico nel corso di pubbliche manifestazioni: “Si introduce, poi, una nuova fattispecie delittuosa, che punisce chiunque, nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico, utilizza – in modo da creare concreto pericolo a persone o cose – razzi, fuochi artificiali, petardi od oggetti simili, nonché facendo ricorso a mazze, bastoni o altri oggetti contundenti o comunque atti ad offendere”. Tre milioni di euro assegnati per operazioni sotto copertura.
Cinque articoli sono poi dedicati a “disposizioni urgenti per il potenziamento dell’efficacia dell’azione amministrativa a supporto delle politiche di sicurezza”: “Il ministero della Giustizia è autorizzato ad assumere, per il biennio 2019-2020, con contratto di lavoro a tempo determinato di durata annuale un contingente massimo di 800 unità di personale amministrativo non dirigenziale”. Investimenti previsti in 3.518.433 euro per il 2019 e in 24.629.026 euro per il 2020.
Alcune altre norme sono dedicate, infine, alla violenza negli stadi e alle società di calcio.