In un remoto villaggio dell’Alaska, un cittadino armato ha sventato un probabile omicidio di massa architettato da un diciannovenne. I poliziotti erano disarmati
Un diciannovenne è agli arresti con l’accusa di tentato omicidio dopo essere entrato in un edificio della polizia e aver sparato ad alcuni poliziotti. È accaduto nel villaggio di Kwethluk, in Alaska e il responsabile amministrativo per la pubblica sicurezza del luogo ha confermato che questo drammatico evento si sarebbe potuto trasformare in un omicidio di massa (mass shooting). L’insano gesto è stato, però, fermato prima che potesse giungere a peggiori conseguenze grazie all’arrivo di un cittadino armato che ha messo sotto tiro l’autore della sparatoria, convincendolo a consegnarsi. Ma perché i poliziotti non hanno reagito all’aggressione? Semplicemente perché… erano disarmati. Nella piccola cittadina, infatti, non sono state assegnate armi agli operatori di pubblica sicurezza, principalmente a causa della mancanza di fondi che non consente di sostenere finanziariamente i costi dell’acquisto delle armi ma soprattutto i costi per l’addestramento periodico, per non parlare delle polizze necessarie a coprire le eventuali responsabilità civili per un impiego illegittimo delle armi da parte del personale.
Alla fine, tuttavia, si dimostra che la più efficace risposta per fermare un cattivo con un’arma, è un buono con un’arma…