“Gli Italiani e la Caccia” e “I Cacciatori Italiani e la Caccia” approdano a Bari con una verità che in molti non conoscono: gli italiani, anche quelli del Mezzogiorno, non sono contrari all’attività venatoria in quanto tale. Gli sono ostili, come lo sono gli stessi cacciatori, quando è praticata senza regole e da bracconieri.
Viste le radicate tradizioni e il numero di praticanti l’attività venatoria che vanta la Puglia, Cncn (Comitato Nazionale Caccia e Natura) e Face Italia (coordinamento che riunisce le principali associazioni venatorie italiane, Federcaccia, AnuuMigratoristi, Enalcaccia, e Liberacaccia) hanno ritenuto doveroso oltre che significativo presentare a Bari i risultati di due ricerche che, in modo assolutamente oggettivo e del tutto libere da condizionamenti, danno della caccia e dei cacciatori una lettura sicuramente più equilibrata e corrispondente al vero di quella solitamente comunicata. La presentazione è stata organizzata a Bari il 27 maggio alle 15 nella Sala Consiliare della Sede della Provincia e ha visto l’illustrazione dei risultati delle due ricerche demoscopiche “Gli Italiani e la Caccia” e “I cacciatori Italiani e la Caccia” commissionate da Cncn e Face Italia all’Istituto indipendente Astra Ricerche, presieduto dal sociologo Enrico Finzi, che in questa occasione oltre a illustrare i dati generali ha posto l’accento in particolare su quelli specifici del Mezzogiorno.
Le precedenti ricerche hanno sempre dato per maggioritari i contrari alla caccia rispetto ai favorevoli, questo studio svela una realtà diversa: la maggioranza degli italiani (55%) non è contraria alla caccia regolamentata e sostenibile. La seconda ricerca tratteggia invece un quadro di come i cacciatori vivono la propria passione anch’esso diverso dal consueto.
Anche al Sud promossa la caccia responsabile e sostenibile
Lo rilevano le ricerche nazionali “Gli italiani e la caccia” e “I cacciatori italiani e al caccia” dell’istituto Astra Ricerche commissionate da Cncn e Face Italia. Doppia presentazione a Bari con il sociologo Enrico Finzi nella Sala consiliare della sede della Provincia, alla presenza dell’assessore provinciale Francesco Caputo e dell’assessore regionale Dario Stefàno.