Anche Breda ha pubblicato un comunicato, nel quale esprime la propria contrarietà al processo di conversione in legge del decreto "antiterrorismo" n. 7/2015.
"Breda critica il dlgs 7/2015 in fase di votazione presso la Camera del Senato, nello specifico nei punti in cui limita la libertà dei cittadini possessori di armi tipologia B7 e con le qui praticano molteplici sport in rapida diffusione a livello mondiale. Non entriamo nel merito dell'indotto perso in Italia se questo decreto verrà approvato: come saprete abbiamo da poco immesso sul mercato i nostri B4 e sicuramente le vendite ne risentiranno ma il dispiacere maggiore è vedere come l'obiettivo non sia progredire ma regredire rimettendo, per esempio, l'obbligo di denuncia dei caricatori. Breda in passato si era già mossa contattando esponenti politici a più livelli e a più partiti e anche stavolta valuterà azioni e comunicazioni. Restiamo tuttavia stupiti da come alcune figure del settore restino assenti e non prendano mai posizione a favore del mercato italiano visto che è proprio questo mercato che in molti casi garantisce prestigio e popolarità alle aziende. Vedremo anche le reazioni dei consumatori".