Lo stabilimento Browning-Fn di Herstal vicino a Liegi (Belgio) ha donato attrezzature alla sanità belga e ha prodotto parti per respiratori “di crisi”
Il mondo della caccia e delle armi continua a mobilitarsi contro il coronavirus. Ne è la prova anche il grande gruppo di armi belga Fn-Hertstal e Browning international che raggruppa i marchi Browning, Winchester e Miroku. Ci è giunta notizia, infatti, che si è unito a un gruppo di aziende della regione di Liegi nel progetto chiamato Breath4life, al fine di creare un respiratore cosiddetto “di crisi” adattato alle necessità di ventilazione per i pazienti affetti da covid-19. Esattamente come quelli per la realizzazione dei quali in Italia ha collaborato Beretta. Il consorzio ha già creato un prototipo che è stato testato con successo su un polmone artificiale. Il costo, tra l’altro, non supera le poche centinaia di euro. D’altra parte solo così possono essere utili le aziende metalmeccaniche, in questo frangente.
Mettendo a disposizione le tecnologie e le conoscenze dei tecnici e delle maestranze del grande stabilimento di Herstal per realizzare parti polimeriche grazie alle stampanti 3D, il produttore di armi di Liegi combatte a modo suo il virus spiegando che le “migliori risorse hanno la missione di progettare e produrre parti in polimero e metallo per respiratori. È stato compiuto un passo importante: le prime parti in polimero hanno lasciato la nostra officina e i team stanno lavorando allo sviluppo di nuove parti in acciaio inossidabile”.
Il gruppo Fn-Herstal aveva già donato migliaia di maschere, guanti e occhiali protettivi alla sanità del regno belga.