Ecco quanto riferisce il presidente, Stefano Merighi: "Non si può non apprezzare, nel momento in cui il Paese vive molteplici divisioni sociali, il fatto che importanti corpi intermedi come le associazioni venatorie, sostanzialmente tutte quelle riconosciute dalla legge 157/92, abbiano scelto di creare un’unica Federazione dove insieme lavorare e che le rappresenti unitariamente, portando la voce di ben 40.000 cittadini dell'Emilia-Romagna. Sarà così unico interlocutore delle istituzioni e comunque unico interlocutore per tutti gli organismi e altre associazioni che a vario titolo svolgono un ruolo nell’ambito della gestione ambientale e faunistica del territorio regionale.
Acclarato come i cacciatori del XXI secolo abbiano e svolgano un importante ruolo nella società che corrisponde, non alla sola pratica di una grande passione, ma in molteplici azioni di volontariato svolte attraverso il ruolo primario degli ambiti territoriali di caccia e in importanti attività per gli enti territoriali preposti, la nuova Federazione si candida a svolgere una funzione centrale nella gestione del territorio, per la tutela dell’ambiente, della fauna e della flora, ovvero per il mantenimento della biodiversità come patrimonio di tutti i cittadini. Con la convinzione che, con la forza di volontà che contraddistingue i nostri associati e con l’esperienza maturata in decenni di gestione, sarà possibile raggiungere grandi obiettivi, confidiamo a che i nostri interlocutori, in primo luogo le istituzioni, vogliano cogliere questa nostra disponibilità a lavorare insieme per migliorare l’ambiente in cui viviamo e le modalità di esercizio dell’attività venatoria. La Federazione è già stata presentata all’assessore regionale all'Agricoltura, caccia e pesca, Simona Caselli, che ne ha apprezzato la costituzione sia in considerazione degli impegni che la Federazione ha manifestato di voler assumere, sia per il fatto di poter contare ed interagire con un unico soggetto in rappresentanza di numerosi cittadini".