È la grande fiera di Norimberga, l’Iwa, a monopolizzare il numero di aprile di Armi e Tiro: 40 pagine, oltre 200 novità dall’Italia e dall’Europa di armi, ottiche, munizioni, calzature e abbigliamento per la caccia e gli sport del tiro. Per restare sui temi dell’attualità, Edoardo Mori affronta, e risolve, uno dei problemi che in questi ultimi mesi, sempre più spesso, ha visti coinvolti appassionati di armi in tutta Italia: il famoso giudice spiega il perché il certificato di idoneità al maneggio delle armi rilasciato dai Tsn debba essere considerato permanente e non da rinnovare dopo dieci anni come vorrebbero alcune questure.
Nella sezione delle prove, novità per tutti i gusti: per gli appassionati di Sporting, il sovrapposto Invictus di Caesar Guerini con un nuovo, brevettato sistema di chiusura; a chi piacciono le armi “cattive” non può farsi scappare la prova dello Steyr Ssg 08 calibro .338 Lapua magnum; ma anche il turco Osmanli Seylan Tm1950 calibro 12 magnum con caricatore prismatico è una primizia per l’Italia; la 30S, poi, è un modello della Glock non così diffuso in Italia, ma che per le dimensioni contenute e per il calibro in cui è camerata, il .45 acp, si propone come un ibrido perfetto per la difesa.
Continua, intanto, il viaggio del direttore, Massimo Vallini, nel fenomeno Turchia: su Armi e Tiro di questo mese, la Hatsan, azienda capace di produrre 60 mila canna liscia e 300 mila carabine ad aria compresa in un anno; da Smirne a Gardone Val Trompia per la presentazione di un’azienda del made in Italy un po’ particolare: la Fausti Stefano, guidata dalle tre sorelle Fausti, caso unico al mondo in un settore declinato al maschile.
Tra i test da non perdere, le dosi di ricarica del .257 Weatherby, unico dei calibri del celebre marchio statunitensi che ben si adatta anche alla caccia nostrana agli ungulati. Restando in tema di caccia, il bel racconto di un viaggio in Ungheria a caccia di caprioli: nonno, figlio e nipote, tre generazioni che condividono le emozioni di una passione unica!