Armi e Tiro di luglio

È ancora una volta l’attualità il punto caldo del nuovo numero in edicola di Armi e Tiro: questa volta, gli strali della commissione consultiva centrale colpiscono le armi “somiglianti a quelle militari”, introducendo infiniti limiti per la catalogazione di nuovi modelli. Facciamo il punto insieme agli imprenditori interessati

È ancora una volta l'attualità il punto caldo del nuovo numero in edicola di Armi e Tiro: questa volta, gli strali della commissione consultiva centrale colpiscono le armi "somiglianti a quelle militari", introducendo infiniti limiti per la catalogazione di nuovi modelli. Facciamo il punto insieme agli imprenditori interessati. Decisamente attuale anche il risultato di uno studio economico sulla competitività delle aziende armiere italiane in rapporto a quelle straniere: quali sono i fattori che frenano il nostro sviluppo?

Le prove si aprono con una delle pistole più attese dai patiti del Tiro dinamico, provata in anteprima assoluta la nuovissima Tanfoglio Stock III calibro 9×21: oltre al rail c'è (molto) di più! Al minimo del minimo, invece, il North american arms Mini revolver calibro .22 short: più tascabile non si può. Leggero, moderno e sparatutto il nuovo semiautomatico da caccia Franchi Affinity calibro 20, destinato al Tiro a volo al più alto livello invece il Beretta Dt 11 calibro 12. Raffinati e molto tradizionali i sovrapposti calibro 28 e .410 di un giovane valtrumplino di gran nome, Giulio Bernardelli. Per gli appassionati di canna rigata, abbiamo "spremuto" una carabina Remington 700 Police calibro .308 Winchester fino al limite dei 10 mila colpi, vi raccontiamo come è andata. Venatoria e moderna la Browning X-bolt Stainless stalker calibro 7-08 Remington. Per la libera vendita, una pistola a Co2 italiana che sfrutta un concetto molto originale: è la Valtro Airgun 92 calibro 4,5 mm, dai caratteristici due tamburi "in tandem". Per la rubrica Ex ordinanza e collezione, dopo aver esaminato la produzione e le varianti della Colt 1911 originale, vi presentiamo tutti gli accessori d'epoca: fondine, kit di pulizia e così via. E poi il test delle nuove cartucce .30-06 Winchester Power max, la ricarica dell'8 mm Remington magnum, la nuova ottica Zeiss Duralyt 3-12x50i, la caccia in Canada, lo sport e molto altro ancora!

 

L'ottimismo vola

Il motivo non è legato agli esiti elettorali o referendari, non voglio toccare argomenti così “alti”. In realtà il mio ottimismo deriva dalla visita al laboratorio di un giovanissimo artigiano armaiolo valtrumplino. Ci tenevo a dirlo.

Sì, lo so che c’è la crisi, lo so che siamo tutti stressati e arrabbiati, molto più arrabbiati di prima, che il nostro settore è sempre tartassato. Ma quando c’è chi decide di credere e seguire le proprie passioni e questa passione prevede di lavorare, sui fucili, con morsa, lima e carta smeriglio, penso che ci sia ancora tanto di buono e di nuovo da fare. Giulio Bernardelli ha 23 anni, ha un nome e una famiglia importanti alle spalle, studia ancora all’università, però produce doppiette e sovrapposti. Con lo spirito giusto. Senza puntare esclusivamente all’arricchimento.

Non sono così giovani, ma comunque giovani e “coraggiosi” anche Gianmattia Molina e Vittorio Taveggia della torinese Bcm che hanno trasformato una passione e le notevoli competenze tecniche in un’impresa moderna ed efficiente, che segue e trascina il mercato delle carabine di precisione per le gare di tiro a 200 metri e a lunga distanza. Con interessanti riverberi in ambito militare.

È giovane anche Christian Dallera di Adc. E, se anche l’azienda è stata fondata dal papà Roberto, noto preparatore, Christian ha contribuito ad allargarne l’operatività, aprendosi ai settori del tiro a lunga distanza e dell’action shooting. Certe nuove decisioni della commissione consultiva per il controllo delle armi rischiano di penalizzarlo oltre misura: ne scriviamo in queste pagine più avanti.

I giovani imprenditori si rivolgono alle discipline più giovani e sempre più emergenti, quelle che hanno individuato per personale propensione. Discipline che non faranno numeri da paura, ma schierano appassionati disposti a gareggiare e, perché no?, a spendere e a spendersi. Di questi tempi non è poco.

Discipline che anche noi di Armi e Tiro abbiamo contribuito a lanciare e promuovere. E che, proprio per la loro novità e per il fatto che spesso non si svolgono nei tradizionali campi di tiro, sono poco comprese e, anzi, guardate con sospetto da chi si è arrogato non tanto il diritto, ma soprattutto il dovere di limitare e imporre, senza mai cercare di rendersi conto e di discutere per capire.

Per fortuna c’è la Federazione italiana di Tiro a lunga distanza, affiliata al Centro sportivo educativo nazionale (ente di promozione sportiva affiliato al Coni), che è stata fondata il 23 marzo 2010. Da un giovane come Marco Alberini. E la Fitld ha subito avviato proficui contatti con le organizzazioni di riferimento a livello internazionale. La National rifle association britannica è una di queste. Ci siamo andati anche noi per capire cosa succede a Bisley (108 linee a 600 yard, 50 a 1.200, 4 campi di Tiro a volo, 3 poligoni per piccolo calibro, 2 per sagome in movimento). Abbiamo scoperto un altro mondo, tutelato addirittura dalla corona, in cui sono più importanti i valori di rispettabilità, onorabilità e buona educazione piuttosto che le capacità del tiratore. Prendiamo spunto, please!