Riunione interlocutoria, ieri, per l'esame del regolamento sui poligoni privati. Federazioni e associazioni interessate (e coinvolte) dovranno fare pervenire i commenti sulla bozza.
Ma perché nessuno invita i dirigenti del ministero in un campo di tiro action (che è naturalmente privato) per spiegare come stanno le cose per davvero? Forse si risolverebbero numerosi dubbi che ancora permangono e che hanno portato finora a scelte discutibili sul regolamento dei poligoni privati di cui si discute dal 2014. Dopo la presentazione dell'ultima bozza, ieri è stato interlocutorio l'incontro tra tutti i "portatori d'interessi", cioè le associazioni sportive e le federazioni, ma anche l'Anpam (Associazione nazionale produttori di armi e munizioni sportive e civili).
Sono state mosse critiche alla bozza, e sono state avanzate riserve; con buona dose di saggezza è stato perciò deciso di raccogliere i vari rilievi in rispettive note che gli interessati dovranno far pervenire all'Anpam, la quale, fungendo da tramite, le invierà poi al ministero dell'Interno.
Ancora una volta, la possibilità di discutere in prospettiva allargata, consentita dalla pubblicazione sul sito di Armi e Tiro della bozza, ha contributo a rendere manifeste le criticità che ancora permangono e che porterebbero grave danno all'attività sportiva e, in termini di posti di lavoro e mancati introiti, anche alle numerose imprese private interessate.