Banca dati globale per le impronte balistiche

Il progetto è stato presentato al XV congresso di criminologia di Barcellona, ed è stato messo a punto dall’Università di Bologna: la creazione di un database internazionale, consultabile dalle autorità, con le impronte caratteristiche su palle e bossoli di ciascuna arma prodotta. In questo modo, secondo i promotori, sarebbe possibile risalire con sicurezza a un’arma dall’analisi dei bossoli lasciati sul luogo del delitto (e dei proiettili nella vittima), comparand… Il progetto è stato presentato al XV congresso di criminologia di Barcellona, ed è stato messo a punto dall’Università di Bologna: la creazione di un database internazionale, consultabile dalle autorità, con le impronte caratteristiche su palle e bossoli di ciascuna arma prodotta. In questo modo, secondo i promotori, sarebbe possibile risalire con sicurezza a un’arma dall’analisi dei bossoli lasciati sul luogo del delitto (e dei proiettili nella vittima), comparando le informazioni presenti sul database. A ben vedere, però, il progetto presenta più di una zona d’ombra: innanzi tutto, le impronte caratteristiche possono modificarsi nel tempo in seguito alla normale usura della vita operativa di un’arma (consunzione della canna, sostituzione di un percussore, graffi e deformazioni varie); poi, anche se il sistema potesse fornire effettivamente una corrispondenza con un’arma esistente, si potrebbe risalire al proprietario solo nel caso in cui l’arma fosse detenuta legalmente, mentre se fosse di provenienza illecita o clandestina non ci sarebbe alcun collegamento con un nome e un cognome. Speriamo che non si tratti di mettere in piedi un ennesimo “carrozzone” pubblico per niente…