Il Banco di prova ha organizzato una conferenza stampa nella quale ha fornito i dati sulle armi provate nei primi sei mesi 2019 e anticipato alcuni contenuti del nuovo sito Internet. Che vedrà la luce…
Debutterà alla fine di settembre il nuovo sito Internet del Banco di prova: identico “nome” (bancoprova.it), ma grafica e funzionalità rinnovate, con particolare riguardo per la compatibilità con i moderni device (smartphone e tablet) e la multimedialità. Annunciata anche una specifica App per la navigazione da smartphone, che sarà approntata in seguito. Questo l’annuncio effettuato nel corso di una conferenza stampa svoltasi alla Fondazione Micheletti di Brescia, nel corso della quale il presidente del Banco, Aldo Rebecchi, e il direttore Emanuele Paniz hanno evidenziato anche l’andamento delle prove di armi nei primi sei mesi del 2019 (che rappresentano con buona approssimazione lo “stato di salute” della produzione armiera civile nazionale). Da gennaio a giugno, il Banco di prova ha testato 391.671 armi da fuoco, contro le 367.862 dello stesso periodo del 2018, con un aumento pari al 6,47 per cento. Per contro, nel mese di luglio si è verificata una flessione pari al 5,95 per cento rispetto allo stesso mese del 2018 (70.199 armi contro 74.639), che porta il risultato complessivo sui 7 mesi a un più 4,38 per cento (461.870 armi contro le 442.501 del 2018). In aumento rispetto all’anno precedente i fucili semiauto e pompa a canna liscia standard (+15,62 per cento) e sottoposti a prova steel shot (+7,76 per cento), doppiette e sovrapposti sottoposti alla prova steel shot (+7,17 per cento), i revolver ad avancarica (+21,06 per cento), i fucili e le pistole ad avancarica (+30,17 per cento). La maggior crescita è, però, nei confronti delle carabine a canna rigata, che segnano un +32,74 per cento. In flessione le pistole semiautomatiche (-17,41 per cento), express e combinati (-19,80 per cento).