Ecco il consuntivo olimpico diramato da Beretta, a gare di Tiro a volo olimpiche concluse.
Chissà se Fausto Caravaggi, quando 6 anni fa tracciava i primi disegni del Dt11, pensava che al suo debutto olimpico questo fucile avrebbe portato tanta gloria all’azienda, diventando subito l’arma sportiva Beretta che ha più vinto in assoluto? E Marco Micheli, responsabile del reparto canne, immaginava che le Steelium Pro, da lui ideate, avrebbero aiutato 10 atleti a scalare la vetta dell’Olimpo? Chissà se il maestro Ferdinando Belleri, con i suoi artigiani del reparto Premium di Beretta 2, sapeva che i loro precisi colpi di lima avrebbero permesso a 4 atleti di vincere l’oro olimpico? E Marco Scanzi, il più esperto dei maestri calcisti, sapeva che quell’ultima attenzione al calcio di Diana, di Chiara o di Gabriele sarebbe stato fondamentale per permettergli di non sbagliare quando serviva? E che dire di Stefano Accalai, sempre presente sui campi da tiro, unico ammesso a toccare i fucili di ogni tiratore prima dell’ingresso in pedana: sapeva di calibrare un fucile destinato a diventare unico per gli atleti e per la storia dello sport?
Dietro all’immenso successo di Beretta a Rio 2016 c’è stato l’immenso lavoro di una squadra di professionisti che, collaborando con gli atleti e gli allenatori hanno permesso che questo sogno olimpico diventasse realtà. Una squadra che ogni giorno, garantisce al tiratore un servizio perfetto. Disponibile 24H al giorno 7 giorni su 7, perché l’appuntamento con la gara, con una medaglia, non può aspettare.
10 medaglie. 4 ori, 4 argenti e 2 bronzi. 10 Dt11. Assemblati singolarmente, concentrato di tecnologia e di bellezza estetica, con un solo obiettivo: vincere le Olimpiadi. Cosi è stato. Senza compromessi. Una programmazione che arriva da lontano. Che fa tesoro di quanto imparato in 60 anni di Olimpiadi. Che mette a frutto le intuizioni di una squadra di Ricerca & Sviluppo di oltre 25 persone, testandole sul campo con oltre 120 atleti del Beretta team nelle Coppe del mondo. Che combina l’esperienza, l’abilità e la ricerca della perfezione dei maestri armaioli che da 500 anni fabbricano in Val Trompia le migliori armi al mondo, con le tecnologia di sistemi di progettazione all’avanguardia, di macchine a controllo numerico che non hanno uguali nel settore armiero e paragonabili a quanto di più avanzato nell’automotive.
Poi ci sono gli atleti. I nostri eroi. Scelti con cura. Selezionati non solo per il loro talento sportivo ma anche per il desiderio di condividere con Beretta valori e un percorso di eccellenza e di qualità. Individuati per essere grandi campioni dentro e fuori dal campo.
Insieme al Dt11, sulle pedane di Rio abbiamo visto il debutto olimpico anche della linea di abbigliamento Uniform Pro con la quale dal 2013 vestiamo orgogliosamente la Federazione italiana Tiro a volo, ma anche le federazioni Usa, Russia, San Marino e Croazia. Anche i gilet da tiro sono andati 7 volte a podio, conquistando 3 ori 4 argenti. E insieme a quelli negli spogliatoi tante valigette, borse, foderi e cuffie. Nel 1984 Beretta proponeva il primo capo di abbigliamento in un catalogo tutto di armi. Era un gilet da tiro. Oggi i nostri atleti sparano e vestono Beretta e insieme a loro stiamo lavorando per rendere sempre più tecnici e all’avanguardia anche i capi e gli accessori da tiro, perché come negli altri sport, anche in pedana il campione deve avere la “stoffa”.
Carlo Ferlito, direttore generale di Fabbrica d’armi Pietro Beretta, interviene sul grande lavoro di squadra che ha portato a questi risultati: “Siamo felici per gli atleti, per il nostro paese e per tutto il sistema del Tiro a volo che guadagna una preziosa ondata di fiducia da queste fantastiche vittorie. Il nostro progetto nel segmento competition è molto ampio. Siamo vicini agli atleti di punta, ma anche a quelli che praticano il tiro in modo amatoriale, ogni giorno, con i nostri servizi oltre che con i prodotti. Con i campi di tiro, le scuole di tiro e le Federazioni studiamo programmi per offrire stimoli sempre nuovi a chi già pratica questo sport ed anche per portare nuovi appassionati a cimentarsi in questa bellissima disciplina. Per dare linfa vitale al nostro network di armerie, produciamo oggi anche il miglior abbigliamento e la miglior attrezzatura sportiva, mettendo a disposizione di tutti quanto impariamo a sviluppare insieme ai nostri campioni. Perché abbiamo a cuore, che per i nostri clienti, ogni momento di sport si trasformi in piacere".
Anche Franco Gussalli Beretta, presidente di Fabbrica d’armi Pietro Beretta e vicepresidente di Beretta Holding, interviene a commentare il tripudio olimpico targato Beretta: “Ci svegliamo ogni giorno per pretendere da noi stessi e dai miei collaboratori di più. Perché chi vuole vincere una medaglia Olimpica merita di più e deve sapere di poterlo trovare da noi. Il successo di oggi parte da lontano, trova oggi una splendida conferma, dopo anni di collaborazione con gli atleti, che per primo mio padre ebbe l’intuizione di seguire. Il Dt11 dimostra di essere un fucile eccezionale e siamo già pronti con la nuova serie Black Edition che ha concetti talmente innovativi da essere destinata a rivoluzionare ancora una volta il mercato del Tiro. I gilet della Uniform Pro erano in assoluto i più eleganti a mia memoria e, anche in televisione, abbiamo reso rispetto a questo sport che merita tanta più visibilità per essere meglio conosciuto. Oggi guardiamo questi successi con la consapevolezza di aver aiutato i nostri atleti a raggiungere un sogno che è anche il nostro, quello di vincere. La mia promessa è quella di continuare a costruire le armi più performanti per i traguardi più importanti che ognuno di loro si possa prefiggere".
Per il cavalier Ugo Gussalli Beretta, presidente onorario di Fabbrica d’armi, sono tante le emozioni vissute in questi giorni: “È un onore pensare che gli inni dei paesi in cui siamo presenti con le nostre aziende, suonino grazie al nostro contributo. Da italiani, sono felice che la Federazione italiana Tiro a Volo abbia dato il contributo più importante al medagliere del Team Italia e fiero che tutte e 5 queste medaglie siano targate Beretta. Grazie a tutti, agli atleti per i loro sacrifici ed ai miei collaboratori, per aver progettato, sviluppato, prodotto e seguito la diffusione di questa attrezzatura sportiva. Sono orgoglioso".
Con questa XXXI edizione dei Giochi estivi, il medagliere olimpico Beretta fa un bel balzo a quota 47, con 18 ori, 15 argenti e 14 bronzi.
Non ci resta che rimboccarci le maniche e iniziare a lavorare per Tokyo 2020, invitandovi però a festeggiare i 10 trionfatori di Rio 2016:
TRAP WOMEN – GOLD – Catherine Skinner (AUS)
TRAP WOMEN – SILVER – Natalie Rooney (NZL)
TRAP MEN – GOLD – Josip Glasnovic (CRO)
TRAP MEN – SILVER – Giovanni Pellielo (ITA)
DOUBLE TRAP MEN – SILVER – Marco Innocenti (ITA)
SKEET WOMEN – GOLD – Diana Bacosi (ITA)
SKEET WOMEN – SILVER – Chiara Cainero (ITA)
SKEET WOMEN – BRONZE – Kimberly Rhode (USA)
SKEET MEN – GOLD – Gabriele Rossetti (ITA)
SKEET MEN – BRONZE – Ahmed Al Rashidi (IOA)
Giochi Olimpici 1956-2016 – Medaglie Beretta per disciplina
Oro | Argento | Bronzo | TOTALE | |
Trap | 7 | 5 | 5 | 17 |
Skeet | 4 | 5 | 3 | 12 |
Doubletrap | 7 | 5 | 6 | 18 |
TOTALE | 18 | 15 | 14 | 47 |