«Evidentemente per il Governo Renzi il problema della scarsa sicurezza nel nostro Paese è rappresentato dai cittadini onesti che detengono regolarmente delle armi in casa, e non dalla criminalità dilagante che utilizza per le rapine armi automatiche. Il caso Stacchio ci insegna qualcosa». Esordisce così il consigliere regionale del Veneto e presidente della 3a commissione Sergio Berlato, dopo le dichiarazioni di Renzi alla chiusura della festa dell'Unità di Milano, che ha dichiarato di avere pronta una legge per rendere difficile la detenzione delle armi in casa.
«Abbiamo già avuto modo di constatare l'insipienza e il pregiudizio ideologico di questo Governo in materia di sicurezza e armi con l'inutile e ridicolo decreto anti terrorismo», prosegue Berlato, «un provvedimento che non ha fatto altro che complicare la vita ai cittadini onesti e incensurati che utilizzano e detengono le armi in maniera legittima, ma totalmente inefficace per colpire in maniera esemplare il mercato nero e gli arsenali della criminalità organizzata, e tantomeno il terrorismo di ogni matrice».
«Renzi», insiste Berlato, «non perde occasione per dimostrare come non abbia alcun interesse verso i più che motivati timori di larga parte dei cittadini italiani che ormai hanno la percezione di uno Stato che ha dichiarato la resa, e di conseguenza non è più in grado di provvedere alla loro sicurezza».
«In un Paese che opera continui tagli alle risorse destinate alle forze dell'ordine che vede peggiorare quotidianamente una situazione già esplosiva legata alla totale incapacità di gestire il fenomeno migratorio, con i risultati visti anche recentemente nel caso dei coniugi uccisi a Palagonia, il tutto unito a una criminalità che si fa sempre più violenta e spregiudicata, riteniamo che i cittadini abbiano il diritto di detenere armi in casa per garantire la propria incolumità, quella dei propri cari e dei propri beni».
«Il continuo attacco al settore armiero», prosegue il consigliere Berlato, «che rappresenta anche un'importante settore economico per il nostro Paese, dovrebbe ridestare dal torpore anche le categorie economiche e sociali che compongono il variegato mondo di chi utilizza le armi a vario titolo. Occorre far sentire con forza la voce dei milioni di cittadini onesti e, ricordiamo, dalla fedina penale perfettamente pulita, che non accettano di essere tratti con severità e rigore da un Governo che, al contrario, parrebbe usare il guanto di velluto con i criminali».
In conclusione Berlato annuncia che «nei prossimi giorni presenteremo alla stampa una mozione già depositata presso il Consiglio regionale del Veneto sul diritto alla legittima difesa».