Il processo Best fa uso di una tecnologia ibrida altamente innovativa, messa a punto negli ultimi anni e tuttora in fase di sviluppo, per realizzare un rivestimento che ha caratteristiche simili a un diamante: elevatissima durezza, prezioso dal punto di vista esteriore e resistente alla corrosione, senza bisogno di manutenzione con olio protettivo.
Best è una tecnologia del tutto ecologica, in quanto non produce reflui né emissioni dannose per l’ambiente, rappresenta uno dei processi a minor impatto ambientale scelto a livello europeo per la sostituzione dei rivestimenti tradizionali, infatti le emissioni e gli scarti sono praticamente nulli.
Il processo Best di Benelli impiega un precursore liquido, coperto da segreto industriale, che viene vaporizzato prima di entrare in camera.
Il precursore liquido, anche detto diamantoide, è la chiave per realizzare uno strato esterno che ha caratteristiche simili al diamante, in quanto contiene catene di idrocarburi in cui il carbonio forma legami di tipo sp3, caratteristici per l’appunto del diamante.
Lo strato depositato è formato da un reticolo di carbonio e idrogeno, ha microstruttura amorfa, è chimicamente inerte e molto duro, mentre il substrato in acciaio ha microstruttura cristallina, è chimicamente reattivo e relativamente tenero. Il rivestimento applicato direttamente sull’acciaio ha dunque una bassa adesione, a causa della scarsa affinità chimico-fisica col substrato: per questo motivo è necessario uno strato intermedio con caratteristiche che gradualmente si trasformano da metalliche a intermetalliche, simili alle proprietà di elevata durezza, tenacità, resistenza al calore, all’usura e alla corrosione che ha appunto il diamante.
Oltre alla fase di deposizione, il ciclo di lavoro comprende anche le fasi di pre e post trattamento. Un processo produttivo molto complesso, per il quale sono stati necessari anni di ricerca e di messa a punto: la sua cui difficoltà ha scoraggiato molti, ma non i tecnici Benelli. Il processo di validazione è stato eseguito mediante una serie di efficaci test sul campo negli ambienti più estremi, in varie parti del mondo, dove i carichi di salinità e umidità generano un’azione fortemente corrosiva, ambienti non difficili da incontrare in un habitat di caccia. I test sono durati 3 anni, con esito stupefacente: alla fine le canne erano ancora come nuove!
