Nella caccia di selezione il primo colpo è, o almeno dovrebbe sempre essere, quello risolutivo. Se, come è auspicabile, si spara solamente dopo aver attentamente valutato le possibilità di successo, senza esagerare con le distanze e senza sovrastimare le proprie abilità di tiratore, il primo colpo sparato dovrebbe essere sufficiente per ottenere un abbattimento rapido e il più possibile etico. Anche nel malaugurato caso di un ferimento, comunque è ben difficile che un animale colpito, benché in malo modo, resti fermo nell’attesa di un secondo colpo. È ben più probabile che il selvatico reagisca al colpo iniziando una folle corsa verso la salvezza, riducendo al minimo le possibilità di doppiare il colpo. In caso di colpo mancato, a maggior ragione, sparare una seconda cartuccia a un animale in corsa rischierebbe solamente di peggiorare la situazione, trasformando un’occasione sfumata in una estenuante ricerca di un animale ferito, drammatica per il cacciatore, ma soprattutto per il selvatico.
Per queste ragioni il cosiddetto kipplauf, il monocanna basculante a canna rigata, rappresenta sempre un’alternativa efficace nella caccia di selezione, senza risentire troppo, all’atto pratico, della minor velocità nel doppiaggio del colpo rispetto a una carabina bolt-action o addirittura straight-pull. Di contro i kipplauf sono mediamente più leggeri delle carabine, meno ingombranti a parità di lunghezza di canna e sicuramente più adatti alle cacce in movimento. Nelle cacce alpine, non a caso, il kipplauf è una delle soluzioni più popolari, un po’ per la sua straordinaria leggerezza e un po’ per tradizione. Tra i prodotti più blasonati in questo segmento non si può non citare l’iconico K95 prodotto da Blaser, disponibile in numerosi allestimenti, dai più tradizionali con calciatura in legno e bascula incisa a quelli caratterizzati da soluzioni più moderne. Il più recente e innovativo fra i K95 è sicuramente l’allestimento Ultimate carbon, caratterizzato da una calciatura completamente realizzata in fibra di carbonio con elegantissime finiture in vera pelle. Si tratta anche della versione più lussuosa e prestigiosa, un vero e proprio “top di gamma” per quanto riguarda i kipplauf K95. Vale la pena precisare subito che il prezzo non è sicuramente per tutte le tasche, ben 10.375 euro per la sola carabina, cui è possibile anche aggiungere alcuni optional sulla calciatura come, per esempio, l’appoggiaguancia regolabile o l’ammortizzatore di rinculo. Se il kipplauf di per sé è già un’arma adatta alla caccia in montagna, il K95 Ultimate carbon ne è la massima espressione, con un peso ridotto a soli 2.496 grammi e una lunghezza complessiva di 1.035 millimetri. È disponibile in numerosissimi calibri, europei e anglosassoni, sia rimmless sia rimmed, dal piccolo .22 Hornet al .338 Blaser magnum. Noi, per rimanere nel solco della tradizione dell’azienda tedesca, abbiamo scelto di provarlo declinato in un calibro particolarmente evocativo, balisticamente moderno e sviluppato proprio per questo tipo di piattaforma: il .30R Blaser.
La leggerezza del carbonio
La caratteristica saliente del K95 Ultimate carbon è sicuramente insita nella calciatura, realizzata completamente in fibra di carbonio per ridurre al minimo il peso complessivo della carabina. Oltre ai benefici relativi al peso, la fibra di carbonio conferisce all’arma anche un’estetica particolarmente elegante e curata, un look moderno e grintoso che ricorda molto quello delle automobili da corsa. La superficie di calcio e asta è finita lucida, quasi a specchio, caratterizzata dalla tipica trama a scacchiera della fibra di carbonio. Il calcio ha profilo thumbhole, con foro per l’alloggiamento del pollice della mano forte, mentre sotto la pala è presente uno scasso che consente di appoggiarsi su un sacchetto posteriore oppure di impugnare la carabina tenendo la mano debole sotto il calcio. L’asta è molto sottile e affusolata, con un leggero accenno di becco d’anatra, pesante 171 grammi. Poiché l’asta non svolge alcun ruolo nell’armamento del cane, la croce è ridotta ai minimi termini, con un solo dente in acciaio nella parte centrale per garantire un corretto basculaggio, mentre sui lati la fibra di carbonio entra direttamente in contatto con la testa di bascula. Lo sgancio dell’asta è costituito da una classica leva ad auget, brunita nera opaca.
Il calcio ha una lenght of pull di 365 millimetri, compreso un calciolo Blaser in gel poliuretanico ammortizzante spesso 15 millimetri. Nella parte inferiore della pala è presente anche il supporto in acciaio per il fissaggio della maglietta porta cinghia posteriore. I punti di appoggio su appoggiaguancia, pistola e asta sono caratterizzati da inserti in vera pelle marrone scuro, ingrassata e cucita a mano, che offre una sensazione particolarmente confortevole all’imbracciata. La pelle, infatti, oltre a essere morbida e piuttosto grippante, rimane anche più tiepida nella stagione invernale, offrendo un feeling migliorato quando si caccia con temperature particolarmente rigide. La pistola è ergonomica, con un ingrossamento sul lato destro, mentre il raggio tra il grilletto e la punta della coccia è di 90 millimetri.
La calciatura è modulare e può essere equipaggiata di alcuni optional per rendere la carabina ancora più performante. In particolare, è possibile sostituire l’appoggiaguancia con la versione Ultimate regolabile in altezza e sempre rivestito in pelle, con un sovrapprezzo di 614 euro. Si può optare anche per il calciolo Ultimate (554 euro), regolabile in lunghezza, oppure per il sistema di assorbimento del rinculo Ultimate (305 euro), dotato di ammortizzatori in elastomeri con differenti durezze, regolabili in base alle preferenze del singolo cacciatore e in grado di ridurre sia l’urto alla spalla sia il rilevamento. In alternativa è possibile scegliere anche il sistema di riduzione del rinculo Kickstop, con un sovrapprezzo di 285 euro.
Sicurezza assoluta
Come è noto, tutti i kipplauf K95, così come le carabine R8, sono dotati di hand-cocking, vale a dire di sistema di armamento manuale. Sulla coda di bascula, dove nei classici basculanti a canna liscia si troverebbe la sicura manuale, è presente un cursore che, una volta spinto verso l’alto, determina la compressione e l’armamento della molla. In pratica la molla è montata su una slitta e l’estremità posteriore è fissata al cursore. Quando il cursore viene spinto in avanti carica la molla, che è pronta a scattare in avanti una volta premuto il grilletto. Se il cursore non è armato, però, la molla è completamente distesa e la carabina è in totale sicurezza, poiché nessun urto, caduta o rottura meccanica potrebbe mai causare lo sparo accidentale.
Quando si spara il cursore rimane armato e il percussore sporge dalla faccia di bascula. Non appena si aziona la chiave di apertura, il cursore si abbassa automaticamente e, portando con sé la molla, determina il rientro in sede del percussore, garantendo un’apertura della carabina sempre fluida. Lo stesso avviene anche quando apre il kipplauf senza aver sparato: una volta azionata la chiave il cursore si abbassa disarmando la molla, mettendo l’arma in sicurezza. Il cursore del K95 Ultimate carbon è dotato di serie di sistema Blaser Ic, che sta per Illumination control, un dispositivo wireless che, se utilizzato in combinazione con un cannocchiale di puntamento Blaser, determina l’accensione automatica del punto rosso del reticolo quando si arma la carabina.
Blocchetto oscillante
La struttura dell’arma è quella tipica dei fucili basculanti, ma, dovendo ospitare una sola canna, la bascula è più sottile rispetto a quella di un sovrapposto o una doppietta a canna liscia. La bascula del K95 è realizzata in lega leggera, fresata da massello e finita per ossidazione anodica di colore nero opaco, resistente alle abrasioni e agli agenti atmosferici. Le superfici sono completamente lisce, ad eccezione del nome dell’arma inciso e dorato riportato su entrambi i fianchi e a quello del produttore sul petto. La bascula è larga 36 millimetri e alta 54, le conchiglie sono smussate e geometriche, la chiave di armamento in acciaio è liscia e brunita nera.
La chiusura si affida al sistema tipico dei basculanti Blaser, derivato dalla tradizionale chiusura Jäger, basato sul blocchetto oscillante in acciaio sulla faccia di bascula. Si tratta di un blocchetto a forma di L, e nella parte inferiore è presente un foro nel quale si innesta l’unico rampone di sezione quadrata presente sotto alla camera di scoppio. La parte superiore del blocchetto, invece, è costituita da una piastrina che sigilla la camera di scoppio, inserendosi nella campanatura ricavata nella parte superiore della culatta. Il blocchetto, spinto contro la faccia di bascula, si blocca fissando saldamente la canna alla bascula. Quando si aziona la chiave, però, si sblocca, consentendo lo svincolo della canna e il basculaggio. Si tratta di una chiusura semplice e particolarmente efficace, che consente di gestire alla perfezione anche calibri esuberanti come il .30R Blaser utilizzato per la nostra prova. Il blocchetto di chiusura di serie è nichelato, ma è possibile optare anche per una versione dorata o con finitura Dlc, acronimo di “Diamond like carbon”, con colorazione nera ultralucida. Il sovrapprezzo per i due optional è rispettivamente di 322 e 356 euro. Il blocchetto può essere smontato agendo sulla chiave di apertura e tenendo premuto contestualmente il piolo che sporge dal sottoguardia, in modo da rendere la carabina completamente inerte.
Il perno di basculaggio è singolo, fissato alla testa di bascula per mezzo di due viti Torx visibili sui fianchi. Sul lato sinistro è presente anche un pistoncino in acciaio che carica l’estrattore manuale, consentendogli di sollevarsi quando la canna bascula. Manca, ovviamente, il puntone per l’armamento del cane, che è manuale e, di conseguenza, consente sempre un’apertura fluida del kipplauf. Lo scatto è diretto, privo di stecher, privo di precorsa, netto e pulito. Il peso di scatto, rilevato dalla media di dieci pesate effettuate con il nostro dinamometro digitale Lyman, è di ??? grammi. Il grilletto è brunito nero, ma è disponibile anche dorato o con finitura Dlc, rispettivamente con un sovrapprezzo di 153 e 216 euro. La batteria è fissa, montata su un sottoguardia in lega leggera, mentre il ponticello è realizzato in polimeri.
Canna rotomartellata
La canna, realizzata in acciaio speciale ad alta resistenza, è ottenuta per rotomartellatura a freddo, così come la camera di scoppio. Canna e camera, in questo modo, sono perfettamente concentriche, a tutto vantaggio delle performance balistiche dell’arma. La canna per il calibro .30R Blaser è lunga 600 millimetri e ha profilo cilindrico con diametro di 17 millimetri. Nel caso dell’esemplare della nostra prova, il peso della canna rilevato è di 1.224 grammi. La rigatura è destrorsa, a quattro principi, con passo di un giro in 12 pollici (305 millimetri). Il K95 Ultimate carbon è dotato di serie di mire metalliche, montate su due rampe saldate sopra alla canna. La tacca di mira è a foglietta, dotata di riferimento di colore bianco e regolabile in derivazione, mentre il mirino è regolabile in alzo. A poco più di venti centimetri dalla volata è presente un anello in rilievo cui è saldato l’attacco anteriore per la cinghia, mentre sopra la camera di scoppio sono ricavate le due fresature per il fissaggio dell’ottica di puntamento. Il cannocchiale, quindi, è solidale alla canna e garantisce sempre la massima giustezza di tiro. La canna è libera di vibrare e dilatarsi, mentre il punto d’impatto rimane sempre invariato.
È possibile, ovviamente, anche acquistare una canna di ricambio, in calibro differente, che potrà essere sostituita a quella originale senza alcuna difficoltà e, qualora fosse equipaggiata di cannocchiale, potrà essere montata sulla bascula senza bisogno di alcuna regolazione. Il prezzo per la seconda canna è di 1.674 euro. Su richiesta, Blaser realizza anche la filettatura in volata per il montaggio di un compensatore o, nei Paesi in cui è consentito, di un moderatore di suono, al prezzo di 187 euro.
La nostra prova
Abbiamo provato il Blaser K95 Ultimate carbon al poligono alla distanza di 100 metri, sparando solamente con appoggio anteriore su un sacchetto, in configurazione il più possibile vicina a quella di un tiro di tipo venatorio. Per l’occasione abbiamo equipaggiato il kipplauf di un cannocchiale Blaser 2,8-20×50 Ic, compatibile con il sistema di accensione automatica del punto rosso e dotato di sciina inferiore con attacco a sgancio rapido dedicato per il K95. Abbiamo sparato con tre differenti munizioni, con pesi e profili di palla diversi per saggiare al meglio le potenzialità della carabina. Abbiamo cominciato con cartucce Blaser Cdp con palla a deformazione controllata di 165 grani, poi siamo passati alle Rws con palla Kegelspitz di 150 grani, per passare, infine, alle Rws con palla Kegelspitz di 200 grani.
La prova si è svolta in un poligono all’aperto, in una giornata soleggiata con temperature vicine ai 30 °C, il che, in combinazione alla canna con profilo venatorio e al calibro esuberante, ha determinato un rapido surriscaldamento dell’arma. Il miglior risultato è stato ottenuto con le Rws da 200 grani, con le quali abbiamo messo a segno una rosata di 5 colpi in 29 millimetri. Cinque colpi in 36 millimetri con le Rws da 150 grani, mentre con le Blaser da 165 non siamo riusciti a ottenere un risultato migliore di 5 colpi in 73 millimetri.
Tenendo conto del tipo di arma e delle condizioni in cui si è svolta la prova, i risultati sono tutt’altro che disprezzabili. Al contrario, una volta selezionata la cartuccia più adatta, la precisione a 100 metri è inferiore al minuto d’angolo, caratteristica più che sufficiente per un tiro efficace in contesto venatorio. La principale qualità dell’arma, tuttavia, non è la precisione da carabina “match”, bensì la straordinaria leggerezza e la compattezza estrema, che ne rendono particolarmente confortevole il trasporto durante le lunghe giornate di caccia, anche in montagna. Per chi, come il sottoscritto, è abituato a maneggiare basculanti a canna liscia, il feeling con il K95 è immediato, anche grazie agli ingombri ridotti rispetto a una carabina bolt-action. Ho portato il K95 Ultimate carbon con me in occasione di un paio di uscite di selezione estiva al cinghiale, benché, mio malgrado, non abbia mai avuto l’occasione di sparare. L’arma, comunque, si è rivelata particolarmente comoda da portare, sia nell’apposito scomparto nello zaino sia aperta, appoggiata sopra la spalla in assoluta sicurezza. Non ho utilizzato una cinghia e non ne ho sentito affatto la necessità, ma comunque, per chi lo desiderasse, è possibile installarla facilmente grazie ai due attacchi predisposti di serie. Sulla qualità costruttiva e sulla scelta dei materiali c’è ben poco da dire, una vera e propria carabina top di gamma per i cacciatori di montagna che non vogliono scendere a compromessi.
Scheda tecnica
Produttore: Blaser, blaser.com
Distributore: Blaser Italia, via Luigi Pasteur 11, 37135 Verona, tel 045.45.79.820, blaser.de/it
Modello: K95 Ultimate carbon
Tipo: carabina monocolpo basculante
Calibro: .30R Blaser (dal .22 Hornet al .338 Blaser magnum)
Funzionamento: canna basculante, blocco otturatore tipo Jäger
Canna: lunga 600 mm, profilo tondo, passo di rigatura 1:12” (305 mm), volata 17 mm
Lunghezza totale: 1.035 mm
Scatto: diretto, regolabile
Percussione: cane interno
Sicura: a cursore che disarma la molla principale, con attivazione automatica all’apertura; attivazione illuminazione reticolo con sistema Ic di serie
Mire: mirino a lama montato su rampa, tacca di mira a “U” regolabile in brandeggio, attacco ottica originale (in prova, Blaser 2,8-20×50 Ic)
Accessori opzionali: appoggiaguancia regolabile Ultimate con inserti in pelle (614 euro); calcio regolabile Ultimate (554 euro); sistema di assorbimento del rinculo Ultimate (305 euro); Kickstop (285 euro); volata filettata (187 euro); canna di ricambio (1.674 euro); grilletto dorato (153 euro); grilletto nero Dlc (216 euro); blocchetto chiusura dorato (322 euro); blocchetto chiusura Dlc (356 euro)
Peso rilevato: 2.496 g (senza ottica)
Qualifica: arma da caccia
Prezzo: 10.375 euro