«Finalmente inaspriremo le pene per chi maltratta e uccide gli animali, al via l’esame della mia proposta di legge», così la deputata di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla ha presentato la sua proposta di legge(firmata anche dall’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa), che punta a introdurre sanzioni più severe per i reati di maltrattamento e abbandono di animali. Oltre ai molti, condivisibili, interventi per sanzionare chi maltratta o abbandona gli animali (introducendo, per esempio, nel codice penale le norme contro esche e bocconi avvelenati, oggi dettate solo da un’ordinanza ministeriale), la proposta di legge chiede l’introduzione di un contributo per la creazione e il mantenimento di strutture idonee a ospitare gli animali vittime di maltrattamento o abbandono. Tale contributo, introdotto dall’articolo 12 della proposta di legge, è rivolto agli allevatori, “compresi coloro i quali allevano animali per la macellazione, per la riproduzione, per il consumo domestico privato, per la vendita diretta o mediata di animali vivi nonché per la fornitura alla sperimentazione”, oltre a chi “cattura e detiene fauna selvatica, compresa l’avifauna da utilizzare come richiamo vivo”.
Brambilla: una tassa per chi detiene animali
Nella proposta di legge avanzata dalla parlamentare di Forza Italia, oltre a un inasprimento delle pene per i reati di maltrattamento degli animali, anche una tassa per allevatori e per chi detiene richiami vivi